A migliaia nei centri abitati, il ritorno degli arcieri per eliminare i cinghiali

A migliaia nei centri abitati, il ritorno degli arcieri per eliminare i cinghiali
24 dicembre 2016

Da cinque anni la regione di Madrid ricorre a arcieri di professione per tentare di limitare la proliferazione dei cinghiali nelle zone abitate. In tutto, almeno 55 tiratori con l’arco volontari sono a disposizione per eliminarli dai parchi, dai campi da golf o da altre zone vicine alle città dove i cinghiali si aggirano liberamente. “L’arco è una arma silenziosa e anche chi lo utilizza agisce in silenzio, così non si disturba né l’ambiente, né la gente”, spiega uno degli arcieri in questione, il 45enne Emilio de la Cruz.

In cinque anni il numero di cinghiali è passato da circa 25.000-35.000 nella regione a 30.000-40.000, secondo i dati ufficiali. Ma la loro eliminazione è contestata dagli animalisti per i quali l’animale soffrirebbe una lunga agonia se l’arciere non lo colpisce a dovere. Ma De la Cruz assicura che lui e gli altri colleghi sono addestrati per colpire un organo vitale e provocare una morte rapida. De la Cruz spiega che i cacciatori con l’arco escono da 100 a 150 volte all’anno su richiesta delle municipalità delle città e dei villaggi della regione. Da cinque anni hanno ucciso 201 cinghiali e circa 60 capre selvatiche nel massiccio montuoso di La Pedriza, nei pressi di Madrid.

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