Misteri, denunce e tangenti. Il dopo Helg alla Camera di commercio di Palermo (VIDEO)

Misteri, denunce e tangenti. Il dopo Helg alla Camera di commercio di Palermo (VIDEO)
13 marzo 2015

Tutti contro tutti alla Camera di commercio di Palermo dopo l’arresto del presidente Roberto Helg per avere intascato una tangente da 100 mila euro. E così oggi arrivano anche le dimissioni in massa dal Consiglio camerale di Confindustria alla Camera di commercio di Palermo. Ad annunciarle è il presidente facente funzione della Camera di commercio Alessandro Albanese, che è anche il capo degli industriali a Palermo. “Lo abbiamo deciso per il paventato commissariamento della Camera di commercio che molte forze politiche hanno richiesto, sarebbe un commissariamento fuori dalle regole”, dice Albanese, che parla di un “tentativo di decapitazione politica”. Albanese, annuncia anche che “nella stanza di Helg abbiamo trovato delle carte su tutto quello che riguarda la privatizzazione di Gesap, ma non posso aggiungere altro ma noi non ci tireremo indietro, vogliamo vederci chiaro sulla vendita, anzi, sulla svendita della Gesap”.

CROCETTA Quindi, lo stesso Albanese fa sapere che “abbiamo dato mandato al segretario generale di mandare tutte le carte in Procura”. Poi punta il dito sul governatore della Sicilia: “Vorremmo che il presidente della Regione Rosario Crocetta vigilasse su cio’ che sta accadendo, e sulla privatizzazione della Gesap. Ci appelliamo al presidente della Regione affiche’ su questa ipotesi indaghi immediatamente e se dovesse arrivare un commissario si mettano in campo tutte le procedure per ricostruire un ordine Camerale. Noi non chiederemo un commissario, non so se mai arrivera’ ma, se dovesse accadere, non faremo per questo un ricorso al Tar”. Un fiume in piena Albanese. “Qui c’e’ un problema che e’ il requisito dell’onorabilita’ che viene dichiarato e verificato all’atto della nomina che e’ avvenuta tre anni fa. Il re e’ nudo e ce ne eravamo accorti gia’ due anni fa. Solo oggi, dopo che per due anni ne hanno parlato tutti i giornali, si e’ scoperto che Helg aveva due aziende fallite”.

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