Morgan escluso da Sanremo per scelta artistica. Lui: “E’ comico”

Morgan escluso da Sanremo per scelta artistica. Lui: “E’ comico”
17 dicembre 2020

Morgan escluso dal prossimo Festival di Sanremo, previsto dal 2 al 6 marzo. E` stata il magazine Rolling stones ad anticiparlo. E, benchè l`esclusione non sia ancora ufficiale, visto che i Big saranno annunciati in diretta durante la serata AmaSanremo è partita la polemica: La “scelta artistica”, con la quale è stata motivata la sua esclusione non ha convinto.

Morgan che confermando l`indiscrezione ha immediatamente scritto su Instagram: “All`indomani dell`annuncio della mia esclusione dalla gara del festival di Sanremo, che battezzeremo `il pacco di Natale`, o `la balla di Mozart`, per via della goliardica motivazione annessa ufficiosamente, ovvero per `scelta artistica`, che scatena grande ilarità, in quanto parole proferite da chi artista non lo è, ma soprattutto non accompagnate da alcuna motivazione nel merito delle canzoni che sono state proposte. Ciò è logico perchè tale commissione innanzi tutto non ha competenze in ambito musicale quindi non potrebbe argomentare ma soprattutto credo che le canzoni non siano state ascoltate. E tutto questo è decisamente comico”.

Chiara polemica con Amadeus, con cui ha lavorato fianco a fianco in questi giorni poichè Morgan è stato uno dei selezionatori dei giovani. Morgan è stato protagonista del Festival 2020 non solo per la canzone, ma soprattutto per quello che successe sul palco, quando Bugo abbandonò la gara in diretta sul palco, dopo un litigio con il compagno di duetto. Quel video è diventato tra i più visti dell`anno. “Il mio buon umore mi ha fatto venire voglia di compiere a mia volta una scelta artistica – ha detto ancora Mogan – ovvero di pubblicare gratuitamente un album inedito al pubblico che ha sete di musica, in questo caso si tratta del mio lavoro di riarrangiamenti e di interpretazione in chiave moderna del repertorio della musica dal periodo barocco di Vivaldi e Scarlatti fino all`impressionismo francese di Ravel e Satie, passando ovviamente per Bach e Beethoven che non devono mai mancare quando si tratta di scelte di grandi capolavori, ma questo credo che uno che si chiama Amadeus lo sappia. O no? Che ridere”.

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