Morta a 37 anni per Covid, la madre: siamo pentiti, vaccinatevi

Morta a 37 anni per Covid, la madre: siamo pentiti, vaccinatevi
Giusy Barbato
5 gennaio 2022

Si è svolta nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Villaricca, nella provincia di Napoli, la benedizione delle ceneri di Giusy Barbato, la giovane donna di 37 anni morta qualche giorno fa all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove era stata ricoverata perché positiva al Covid-19. “Sono pentita di non essermi vaccinata anche se ho paura”, a parlare è la madre di Giusy, ribadendo che “non sono una No vax. Non mi sono sottoposta alla vaccinazione perché ho diverse patologie e molte allergie. Aspettavo di fare tutti gli esami. Anche i miei figli si vaccineranno, dopo aver aspettato il tempo previsto dalle disposizioni. L`altra mia figlia si è sottoposta a tutte le dosi di vaccino. Non siamo contro il vaccino ma avevamo solo paura. Troppe persone stanno morendo con il Covid e tutti giovani. Sono sempre più sconvolta”, conclude la madre della vittima. 

Intanto la Asl Napoli 2 Nord ha diffuso un comunicato, dove, insieme a un messaggio di cordoglio per la scomparsa della giovane, ricostruisce la vicenda, soprattutto in relazione alle polemiche sui tempi del tampone ai familiari della ragazza, sottolineando comunque che “tutti i componenti della famiglia erano stati più volti invitati a vaccinarsi senza esito”.

“In merito alla scomparsa della giovane G.B. di Villaricca, l`Asl esprime il proprio cordoglio alla famiglia”, si legge nella nota dell’Azienda Sanitaria Napoli 2 Nord, che poi ricostruisce: “Dalla relazione di servizio dei medici che prendono in carico i pazienti a domicilio in quel territorio è emerso che la famiglia era stata contattata in data 22 e 27 dicembre. Nella comunicazione del 22 era stato programmato un tampone per l`intera famiglia in data 23 presso il casello di Giugliano. La famiglia non si era recata al casello per proprie problematiche e i medici erano riusciti a contattare nuovamente la famiglia solo mediante l`aiuto del medico di medicina generale, in quanto l`unico recapito disponibile non risultava raggiungibile”.

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Quindi solo molto più tardi il tampone: “In data 27 dicembre, a seguito del contatto telefonico, veniva comunque programmato un tampone di controllo per il 2 gennaio. Oggi 4 gennaio è stata dichiarata la guarigione a seguito del tampone negativo dei familiari isolati a casa”. I familiari così possono partecipare alla cerimonia funebre della ragazza. L’azienda sanitaria, infine, sottolinea la sua posizione e la situazione a fronte del moltiplicarsi dei contagi da Sars-Cov-2: “La Asl in questa fase della pandemia sta seguendo a domicilio centinaia di pazienti, cercando di garantire a tutti le migliori terapie possibili. Attualmente la migliore terapia contro il Covid19 è la vaccinazione”. “Per questa ragione – conclude la nota – tutti i componenti della famiglia di G.B. sono stati più volte invitati a vaccinarsi senza esito”.

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