È morta Elizabeth Hawley, la cronista “Miss Himalaya”

È morta Elizabeth Hawley, la cronista “Miss Himalaya”
26 gennaio 2018

La giornalista e scrittrice statunitense Elizabeth Hawley, cronista delle mitiche spedizioni, tra successi e insuccessi, sull’Everest e sul K2 e per questo ribattezzata “Miss Himalaya”, è morta questa mattina in ospedale a Kathmandu (Nepal) all’età di 94 anni. Ha dedicato la sua vita professionale a monitorare le spedizioni sulle montagne più alte della Terra, con migliaia di articoli e diversi libri, guadagnandosi il rispetto dell’intero mondo alpinistico. Nata il 9 novembre 1923 a Chicago, Hawley ha studiato all’Università del Michigan e ha lasciato il lavoro a New York come documentarista per la rivista “Fortune” per fare un viaggio intorno al mondo in cui ha visitato per la prima volta il Nepal nel 1960. E dal 1963 si era stabilita a Kathmandu, lavorando inizialmente come corrispondente dell’agenzia Reuters, poi per la United Press, e in seguito per il quotidiano inglese “The Guardian”, “Time” e altre riviste americane e le maggiori pubblicazioni alpinistiche mondial. Per oltre mezzo secolo ha scrupolosamente documentato tutte le spedizioni sugli 8000 metri, diventando così una delle più appassionate e competenti conoscitrici della storia delle grandi montagne di Nepal e Tibet. Era amica personale di grandi himalaysti come Edmund Hillary e Reinhold Messner, ma anche delle maggiori personalità della politica e dell’ambiente diplomatico internazionale della capitale nepalese.

Nel 1991 Hawley, insieme a Richard Salsbury, ha iniziato a trasferire sul computer tutto il suo lavoro scritto a mano, dando vita all’Himalayan Database, vera miniera d’informazione per l’alpinismo himalayano. Tutti gli alpinisti che sono passati da Katmandu diretti alle grandi cime dell’Himalaya conoscono Elizabeth Hawley, l’eccentrica signora americana che dal 1963 risiedeva in quella città e raccoglieva sistematicamente tutte le notizie relative alle scalate himalayane, interrogando e contro-interrogando i protagonisti al fine di registrare e trasmettere dei dati il più possibile rispondenti alla verità. Scrupolosa e aggressiva, a volte tagliente, apprezzata ma spesso temuta, Elizabeth Hawley è stato un archivio vivente. Nessuno al mondo conosceva come lei tanti alpinisti e tante storie sulle scalate in Himalaya, verificate fin nei minimi dettagli. La sua avventura giornalistica è stata raccontata nel libro “Ti telefono a Katmandu. La storia di Elizabeth Hawley” di Bernadette McDonald, pubblicato in italiano da Cda & Vivalda nel 2007. Il libro descrive la sua vita dalla partenza dall’America negli anni ’50 per un lungo giro attorno al mondo, alla decisione di stabilirsi a Katmandu, fino al culmine della sua incredibile carriera nel ruolo che si è creata di cronista delle scalate sul ‘tetto del mondo’.

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