Morti al Pio Albergo Trivulzio, blitz delle Fiamme gialle in Regione Lombardia

15 aprile 2020

Non si arresta l’attività di indagine della Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta milanese sul boom di morti sospette avvenute al Pio Albergo Trivulzio e nelle altre Rsa del Milanese nelle fasi più acute dell’emergenza Coronavirus. Questa mattina i militari delle Fiamme Gialle si sono presentati negli uffici della sede della Regione Lombardia per un’acquisizione di documenti. E’ quanto apprende Askanews da qualificate fonti investigative. Un nuovo blitz, dunque, dopo quello scattato ieri al Pio Albergo Trivulzio e in altre Rsa del territorio milanese dove per oltre 16 ore gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno passato al setaccio e sequestrato numerosi documenti cartecei e digitali. Da quanto è stato riferito, serviranno settimane per analizzare nel dettaglio l’ingente quantitativo di materiale finito sotto sequestro: centinaia di cartelle cliniche dei pazienti deceduti nelle Rsa, ma anche le direttive organizzative interne alle singole aziende e i protocolli sanitari regionali e ministeriali.

Bisognerà insomma verificare il corretto utilizzo di mascherine e altri dispositivi di protezione da parte del personale sanitario e accertare l’esatto numero di tamponi effettuato al Pio Albergo Trivulzio a in altre strutture socio sanitarie. I riflettori dei pm del dipartimento salute e lavoro, diretto dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sono puntati soprattutto sull’applicazione della delibera regionale che l’8 marzo scorso ha introdotto la possibilità per le strutture socio sanitarie e le Rsa di accogliere “su base volontaria” i pazienti Covid “a bassa intensità”, vale a dire quelli già dimessi dagli ospedali e non più in condizioni gravi. I magistrati vogliono verificare se quella direttiva (che prevede per le Rsa la possibilità di ospitare pazienti Covid ma soltanto in strutture completamente separate da quelle degli altri ospiti) sia stata applicata nel pieno rispetto della normativa oppure se, per carenze organizzative e di gestione da parte delle varie strutture socio sanitarie, ci siano state tra le varie tipologie di pazienti quelle “commistioni” che potrebbero aver determinato l’impennata di contagi e decessi.

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L’indagine sul Pio Albergo Trivulzio, affidata ai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, vede indagato il direttore generale Giuseppe Calicchio. Altri fascicoli sono stati poi aperti per far luce sulla situazione di altre Rsa: l’indagine sulla Sacra Famiglia di Cesano Boscone ha portato sotto indagine i vertici dell’istituto. Le accuse, per tutti, sono epidemia colposa e omicidio colposo. Intanto, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in merito all’indagine fa sapere che “siamo impegnati a combattere il virus e a proteggere i lombardi, massima collaborazione verso chi svolge le indagini”.

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