Morto Isao Takahata, uno dei giganti dell’animazione giapponese e regista di “Heidi”

Morto Isao Takahata, uno dei giganti dell’animazione giapponese e regista di “Heidi”
Isao Takahata
6 aprile 2018

Isao Takahata, una delle leggende del cinema d’animazione giapponese, è morto all’età di 82 anni. L’ha annunciato l’altrettanto leggendario Studio Ghibli, che Takahata ha fondato e reso grande con Hayao Miyazaki. Il regista, nella sua lunga carriera, ha firmato film premiati e serie di grandissima fortuna, tra i quali “Heidi”. Uno dei grandi nomi dell'”anime”, l’animazione giapponese, Takahata ha diretto o prodotto alcuni dei capolavori di questo genere ormai famoso in tutto il mondo. In particolare lo straziante “La tomba delle lucciole” (“Hotaru no haka”), che racconta gli sforzi di un bambino in fuga dai bombardamenti incendiari americani durante la seconda guerra mondiale per salvare la sorellina malata in un Giappone devastato, e “La storia della principessa splendente” (“Kaguya-hime no monogatari”), tratto dalla storica favola giapponese “La storia del tagliabambù” (“Taketori monogatari”) e candidato all’Oscar. Nato nel 1935 nella prefettura di Mie, ha conosciuto la guerra nei suoi primi anni di vita. In un’intervista al Japan Times ha descritto la sua fuga in pigiama con la sorella minore, mentre le Fortezze volanti americane bombardavano le case. “Siamo stati fortunati a uscirne vivi”, ha raccontato. “La tomba delle lucciole” è una storia sbocciata nella sua esperienza personale. La sua carriera nel mondo degli “anime” iniziò nel gigante delle produzione della Toei nel 1959. Fu lì che incontrò Miyazaki, iniziando decenni di collaborazione.

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Proprio con lui fondò nel 1985 lo Studio Ghibli, il vero contraltare della Diney americana, ma con peculiarità tutte sue, una produzione di cartoni animati che, spesso, non sono esclusivamente per bambini o talvolta potrebbero non esserlo affatto. Il rapporto con Miyazaki è sempre stato descritto come amichevole, ma anche di rivalità. “Noi non ci criticheremmo mai de visu perché questo causerebbe un conflitto. Tuttavia io so che ha criticato il mio lavoro”, ha detto sempre nell’interista al Japan Times. Nella sua carriera Takahata ha prodotto circa 20 film, tra i quali “Pom-Poko”, “Nausicaa nella valle del vento” (“Kaze no tani no Naushika”). Inoltre ha firmato, tra le altre, la regia della serie di “Heidi” (“Arupusu no shojo Haiji”), che ebbe un enorme successo in Italia, come anche di “Lupin III” (“Rupan sansei”), in questo caso in coabitazione con Miyazaki e con Masaaki Osumi, regista del film del 1969 che aveva preceduto la serie. Entrambi i prodotti hanno avuto in Italia un successo strepitoso. Takahata, inoltre, è sempre stato un militante contro la guerra, probabilmente proprio a causa delle sue esperienze d’infanzia. Il regista è morto, secondo quanto ha comunicato lo Studio Ghibli, nelle prime ore di ieri in un ospedale di Tokyo dove era stato ricoverato per un cancro al polmone. “Noi preghiamo che riposi in pace”, ha scritto in un comunicato la casa di produzione, precisando che i suoi funerali saranno strettamente privati.

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