All’Ars mi aspetto di tutto. Ncd decida da che parte stare

27 febbraio 2014

Non ha la verve che l’ha sempre contraddistinto, ultimamente il governatore Crocetta. Il peso della riforma delle Province e della manovra bis, lo continuano a segnare. In questo scenario, il presidente della Regione è più guardingo che mai. “All’Ars mi aspetto di tutto, altro che imboscate, perche’ quando un sistema non coglie la necessita’ del cambiamento e’ evidente che uno si aspetta di tutto”. In sostanza, per il governatore “non c’e’ un confronto sui temi, ma sono tutti contro Crocetta, contro questo governo”. Tuttavia, è consapevole che i suoi avversari “non uccidono il governo perche’ si suiciderebbero anche loro, ma lo si vuol tenere in uno stato di agonia permanente”. In merito alla contestata norma sulle città metropolitane, sempre secondo il governatore, “alcuni non le vogliono perche’ non vogliono togliere risorse alla Sicilia, ma i fondi destinati alle citta’ metropolitane sono destinate esclusivamente a queste”. Come dire che “chi fa questo ragionamento fa un danno alla Sicilia”. Sul fronte politico, invece, chiarisce la sua posizione con quella del partito di Alfano. “Accordo l’Ncd? Non l’ho visto, l’ho visto solo nelle dichiarazioni. Ho visto le dichiarazioni di D’Alia che il Ncd deve entrare in giunta. Ma su quali basi si fanno queste dichiarazioni quando in Sicilia il Ncd e’ schiacciato da Forza Italia che in Sicilia e’ molto piu’ estremista che nel resto d’Italia?”. E sottolinea: “Mentre a Roma Berlusconi ha accettato l’accordo con Renzi su abolizione delle Province, qui sembrerebbe che non c’e’. Quindi che accordo dobbiamo fare: di potere? Con me non si fanno accordi di potere ma su riforme. Per me le alleanze saranno quelle che usciranno fuori dalla riforma delle province”. Insomma, “il Ncd deve decidere da che parte stare, e’ ancora schiacciato a Forza Italia, senza patto su riforme non c’e’ alcuna intesa”.

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