Ncd e centristi trattano per le Europee. Ma Casini preferisce Silvio

23 marzo 2014

Non si è ancora chiusa, al centro, la partita per la presentazione delle liste alle prossime Europee. Nonostante la presentazione di un simbolo unico per l’Udc e i Popolari per l’Italia di Mauro, infatti, non è del tutto tramontata l’ipotesi di un apparentamento con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. A spingere per un’intesa, soprattutto, i sondaggi poco confortanti che arrivano sui tavoli dei responsabili dei partiti. L’ultima rilevazione effettuata da Ixé per Agorà, resa pubblica ieri, fotografa i centristi intorno al 2% e il Nuovo Centrodestra al 3,6. Per entrambe le forze, quindi, la soglia di sbarramento al 4% rischia di rivelarsi un ostacolo difficilmente sormontabile.

Anche per questo ieri è andato in scena un nuovo incontro tra i responsabili per le alleanze, ma la quadra non sarebbe stata ancora trovata. Mentre Ncd spinge infatti per l’”annessione” di Udc e Ppi sotto il proprio simbolo, i centristi preferirebbero la creazione di una nuova lista, una sorta di Partito Popolare Europeo “all’italiana”, che conterrebbe al suo interno i simboli di tutte le forze rappresentate.

Anche questa soluzione, però, non troverebbe tutti d’accordo. La componente dell’Udc che fa capo a Pier Ferdinando Casini, infatti, sembrerebbe più propensa a inserire alcuni propri candidati nelle liste di Forza Italia, e starebbe tenendo una trattativa parallela con gli “azzurri”. Mentre la parte più vicina a Lorenzo Cesa preferirebbe gli alfaniani, anche a costo di annettersi. Anche se tutti hanno posto il tema della cancellazione della dicitura Alfano nel simbolo dell’Ncd.

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Nello stesso Nuovo Centrodestra non tutti sono convinti dell’alleanza con i centristi. “Casini ha già affossato Monti, non cadiamo nella stessa trappola” ha commentato a mezza bocca un senatore alfaniano. In ogni caso le parti si sono riaggiornate all’inizio della prossima settimana con l’intenzione di chiudere l’accordo, o rinunciare definitivamente, entro lunedì o martedì.

L’unica cosa certa, al momento, è che per il Nuovo Centrodestra l’appuntamento per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo costituisce uno snodo cruciale. Anche per questo il partito di Alfano non vorrebbe in nessun caso rinunciare al proprio simbolo ma al tempo stesso teme i rischi del presentarsi da solo. Ed è soprattutto per questo che sarà richiesta la presenza in lista di tutti i big del partito, per portare a casa più voti possibile. Ci sarà Angelino Alfano, e dovrebbero esserci anche ministri, sottosegretari, parlamentari e finanche coordinatori regionali. “Abbiamo bisogno di gente capace di procurarci anche 60-70mila voti a testa, altrimenti non si va da nessuna parte” spiegano ancora da Ncd. Sperando che l’”effetto-Renzi”, che sta trascinando sempre più in alto il Partito Democratico, faccia in parte da traino anche al principale alleato di governo. E che il momento di confusione di Forza Italia liberi i voti dei moderati finora rimasti fedeli a Silvio Berlusconi.

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