Non c’e’ intesa sulla prescrizione, maggioranza fibrilla. Renzi: rischi incostituzionalità

Non c’e’ intesa sulla prescrizione, maggioranza fibrilla. Renzi: rischi incostituzionalità
L'ex segretario del Pd, Matteo Renzi
22 gennaio 2020

Non è bastato un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi per trovare l’accordo sulla prescrizione e sulla riforma del processo penale. Al tavolo del governo, presente il premier Giuseppe Conte, il ministro Alfonso Bonafede ha presentato la sua bozza di riforma, che contiene 35 articoli con la previsione di una delega al governo a intervenire su vari punti, dalla riforma del processo penale per l’accorciamento dei tempi per le sentenze a una revisione del Consiglio superiore della magistratura. Sulla questione della prescrizione, la riforma Bonafede ha recepito il cosiddetto “lodo Conte”: nella bozza si prevede che “la sospensione del corso della prescrizione ai sensi dell’articolo 159, comma 2, del codice penale sia limitata alla sentenza di condanna e al decreto di condanna”.

Proprio sul lodo Conte però le distanze sono ancora lontane, con Italia Viva che ribadisce il suo “no”. A farlo, parlando a ‘Zapping’ su Radio1 a vertice in corso, è stato il leader Matteo Renzi. Per l’ex premier, la previsione di bloccare la prescrizione per i condannati “va contro i principi costituzionali: la colpevolezza non si valuta in primo grado ma alla fine del percorso. Introdurre un elemento di differenziazione viola i principi costituzionali che dicono che sei innocente fino a che la sentenza non è passata in giudicato. Io da premier ho proposto di allungare la prescrizione ma un processo senza fine è la fine della giustizia e chi non se ne rende conto trasforma la terra di Beccaria in una terra di presunti colpevoli. Non abbiamo trovato un punto di caduta, vedremo”. Italia Viva, ha spiegato però al termine del vertice Lucia Annibali, non esclude una intesa: “Se c’è la possibilità, come è emerso anche nel vertice, di apportare delle migliorie le valuteremo”.

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Per il Pd Renzi sbaglia. “Non pensiamo – ha detto Alfredo Bazoli – che il lodo sia incostituzionale, è una proposta interessante, può essere integrata ma è una base di partenza utile”. Nel complesso, sottolinea il Dem Walter Verini, è stata “una riunione costruttiva, con una convergenza sulla riforma del processo penale” e sono stati fatti “passi avanti”. Però è “un cantiere di lavoro ancora aperto”, sottolinea Piero Grasso (Leu). I rappresentanti della maggioranza torneranno a vedersi nei prossimi giorni. “Si continua a lavorare per tagliare i tempi del processo penale”, assicurano da Palazzo Chigi. askanews

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