In una dichiarazione streaming, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha confermato il dispiegamento di truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk, un’area chiave di conflitto tra le forze russe e quelle ucraine. Rutte ha definito questa presenza una “grave escalation” che intensifica l’invasione russa in Ucraina e rappresenta una minaccia per la sicurezza internazionale.
Rutte ha annunciato che oggi stesso parlerà al telefono con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e con il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov per discutere delle conseguenze di questo coinvolgimento. Fonti di intelligence americane e ucraine hanno rivelato negli ultimi giorni che la Corea del Nord ha inviato truppe in supporto alla Russia, aggiungendo che l’esercito russo sembra sempre più dipendente da forze straniere per sostenere la propria guerra in Ucraina. “L’invio di truppe nordcoreane segna una nuova e pericolosa fase di escalation nella guerra russa”, ha affermato Rutte, elencando tre principali criticità: la violazione delle risoluzioni Onu, l’espansione delle tensioni militari e l’incremento della guerra russa contro l’Ucraina.
La risposta della Nato e dei suoi alleati
Oggi, una delegazione della Corea del Sud, alleata della Nato, insieme a rappresentanti di Australia, Giappone e Nuova Zelanda, ha discusso con i vertici dell’Alleanza la crescente minaccia rappresentata dal coinvolgimento di Pyongyang. Secondo Rutte, nella delegazione erano presenti funzionari del National Intelligence Service e del Ministero della Difesa nazionale sudcoreano. Il Segretario Generale della Nato ha chiarito la necessità di un’azione immediata: “La Nato chiede alla Russia e alla Corea del Nord di cessare immediatamente queste azioni. L’intensificazione della cooperazione militare tra Mosca e Pyongyang rappresenta una minaccia sia per la sicurezza euro-atlantica che indo-pacifica”.
Scambio di supporto militare tra Mosca e Pyongyang
Oltre all’invio di soldati, Pyongyang avrebbe già fornito alla Russia milioni di proiettili e missili, incrementando l’arsenale russo contro l’Ucraina. In cambio, Mosca starebbe fornendo alla Corea del Nord tecnologia avanzata e assistenza per aggirare le sanzioni internazionali. Questo scambio militare sottolinea, secondo Rutte, la crescente necessità di un fronte unito tra le democrazie per difendere i propri valori e affrontare le sfide di sicurezza condivise.
L’Ucraina contrattacca a Kursk
L’Ucraina ha recentemente intensificato le proprie operazioni a Kursk, dove ha ripreso il controllo di alcuni punti strategici con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione negoziale e indurre Mosca a riallocare le truppe dal fronte orientale. Tuttavia, la Russia ha risposto inviando rinforzi stranieri, compresi i soldati nordcoreani. La Corea del Sud, dal canto suo, ha riferito che la Corea del Nord ha intenzione di inviare fino a 12.000 soldati in Russia per supportare le forze di Putin.
Nato: sostegno e azione collettiva per la sicurezza dell’Ucraina
La Nato ha ribadito la necessità di sostenere l’Ucraina e ha in programma consultazioni strategiche per affrontare la situazione. “Gli ucraini stanno combattendo con coraggio e resilienza”, ha dichiarato Rutte, aggiungendo che gli alleati della Nato continueranno a supportare un’Ucraina libera e democratica. “La sicurezza dell’Ucraina è la nostra sicurezza. Stiamo pianificando ulteriori azioni per incrementare il supporto militare a Kiev”. Con la guerra sempre più intricata e la cooperazione Russia-Corea del Nord in crescita, la Nato e i suoi partner preparano nuove risposte per difendere la stabilità globale e sostenere l’Ucraina in questa difficile fase del conflitto.