Occorre più trasparenza sui vaccini, il governo prende esempio dal Regno Unito

Occorre più trasparenza sui vaccini, il governo prende esempio dal Regno Unito
Boris Johnson
16 marzo 2021

Occorre più trasparenza sui vaccini. Più dati e informazioni in modo tale di rassicurare i cittadini. Non basta che addetti ai lavori o anche esponenti di governo predicano ai media di non creare allarmismi. E il caso AstraZeneca in Italia ne è una testimonianza. Notizie frammentate, azioni di singole regioni che sospendono il siero dell’azienda anglo-svedese, generando sempre più
dubbi alla popolazione. Manca un’unica regia per l’informazione. Il ministero della Salute dovrebbe prendere esempio dal Regno Unito dove, tra l’altro, la campagna vaccinale procede a ritmo serrato con oltre 23 milioni di dosi proprio di AstraZeneca già somministrate e non è stata presa alcuna decisione di sospensione del vaccino. Eppure, secondo i dati ufficiali, sono morte 275 persone alcuni giorni dopo che a loro erano state somministrate le dosi AstraZeneca ma nulla c’entra il vaccino.

Uno dei motivi è la trasparenza delle notizie, i britannici vengono costantemente informati dalla istituzioni. Basti pensare che sul sito del governo britannico c’è una pagina dedicata a un’ampia trasparenza sulla campagna vaccinale. Si legge: “L’Mhra (l’agenzia del farmaco nazionale, ndr) ha ricevuto 227 segnalazioni nel Regno Unito di sospette reazioni avverse al vaccino Pfizer / BioNTech in cui il paziente è morto poco dopo la vaccinazione e 275 segnalazioni per il vaccino dell’Università di Oxford / AstraZeneca e 4 in cui la marca del vaccino non era specificata”. Spiegando che “la maggior parte di queste segnalazioni riguardava persone anziane o persone con malattie di base”, e che “l’uso di AstraZeneca è aumentato rapidamente” e anche “la segnalazione di eventi fatali con un’associazione temporale con la vaccinazione”, ma tuttavia “questo non indica un legame tra la vaccinazione e le vittime riportate”. L’associazione insomma è solo temporale, ma del tutto casuale e gli studi fatti sulle persone decedute, tutte regolarmente segnalate alle autorità, lo dimostrerebbe. Così i britannici si sentono rassicurati.

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