Oltre 4 mila civili in fuga da quartieri ribelli di Aleppo. Regine verso la conquista della città

Oltre 4 mila civili in fuga da quartieri ribelli di Aleppo. Regine verso la conquista della città
27 novembre 2016

Più di 4.000 civili sono fuggiti in meno di 24 ore dai quartieri ribelli della città siriana di Aleppo a seguito della rapida avanzata delle forze del regime. E’ quanto fa sapere l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh) che si avvale di una vasta rete di informatori sul campo. “Da questa notte circa 1.700 civili sono fuggiti verso le zone governative mentre più di 2.500 si sono rifugiati nel quartiere curdo di Maqsud”, a cavallo fra le due parti della città divisa, ha affermato l’Osdh. Quest’esodo avviene dopo la cattura ieri da parte del regime di Bashar al Assad di Masaken Hanano, il più grande dei quartieri di Aleppo Est. L’avanzata dei lealisti ha registrato così un’importante vittoria e continua in maniera determinata nel tentativo di riprendere in mano l’intera Aleppo, dove sono intrappolate migliaia di persone. La riconquista ieri del quartiere di Masaken Hanano e oggi di Jabal Badro e di Baadine, questi ultimi due adiacenti a Masaken, è stata una svolta in un’offensiva che dura da 13 giorni. Ora i combattimenti si sono spostati sui due quartieri vicini, Haidariya e Sakhur, dove oggi gli aerei del regime hanno continuato a bersagliare le posizioni ribelli, mentre violenti scontri sono in corso tra forze d’opposizione e lealiste.

Masaken Hanano fu il primo quartiere del quale i ribelli assunsero il controllo nell’estate del 2012, con un’azione che spaccò a metà la città tra l’est controllato dai ribelli e l’ovest controllato dal regime. Circa 250mila civili sono rimasti intrappolati nell’assedio delle forze governative da mesi e vivono una realtà molto difficile nella quale scarseggiano cibo e carburante. Oltre 500 civili sono riusciti a fuggire nella notte verso Masaken Hanano, ha piegato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “E’ il primo esodo di questo tipo da Aleppo est dal 2012”, ha spiegato il capo dell’osservatorio Rami Abdel Rahman. Yasser al Youssef, del gruppo anti-Assad Nureddin al Zinki, ha detto oggi che i combattenti dell’opposizione stanno attestando la loro difesa a Sukhur. “Stiamo rafforzando le nostre posizioni per difendere la città e i residenti, ma gli aerei stanno distruggendo tutto metodicamente, area per area”, ha testimoniato, facendo riferimento agli attacchi aerei sulla città. Sukhur è a solo 1,5 km da Masaken Hanano e Aleppo Ovest, a questo punto entrmbi controllati dal regime.

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Se le forze del presidente Bashar al Assad dovessero conquistare Sukhur, Aleppo est verrebbe spezzata in due da nord a sud, rendendo ancor più precaria la situazione dell’opposizione. I media di Damasco riferiscono che le forze di Assad continuano ad avanzare anche oggi. Questo mentre continuano i bombardamenti massicci, anche con le temibili bombe-barile. Ieri sono stati contati almeno 18 civili morti, che hanno portato il numero dei civili uccisi a oltre 219 negli ultimi 13 giorni, da quando il governo ha lanciato l’ultima offensiva. Tra questi ci sono anche 27 bambini. Nella notte, dal canto loro, anche le forze ribelli hanno intensificato gli attacchi contro i quartieri occidentali, uccidendo almeno quattro civili e ferendone decine. Questi attacchi, da 15 novembre, hanno provocato 27 perdite tra i ci vili, tra le quali 11 bambini. L’Onu ha un piano per portare aiuti umanitari ad Aleppo ed evacuare i malati e i feriti. E’ stato approvato dalle fazioni ribelli, ma Damasco non è d’accordo. Sono inoltre necessarie garanzie dalla Russia, alleata di Assad.

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