Oms: elevata probabilità di diffusione variante Omicron

Oms: elevata probabilità di diffusione variante Omicron
29 novembre 2021

La probabilità di una potenziale, ulteriore, diffusione della variante Omicron del coronavirus a livello globale è “elevata”: lo riferisce l’Organizzazione mondiale della Sanità in una scheda tecnica inviata ai 194 Stati membri. Secondo l’Oms, “futuri picchi di Covid-19” potrebbero avere “gravi conseguenze”, “a seconda di una serie di fattori, compreso il luogo in cui potrebbero verificarsi questi picchi”. Sono almeno 44 i paesi che hanno già imposto restrizioni temporanee ai viaggi per e dall’Africa australe, nel tentativo di limitare i contagi della nuova variante individuata in Sudafrica che è già arrivata in diversi paesi europei, in Austalia, in Canada. Giappone, Israele e Marocco hanno chiuse le frontiere agli stranieri, blindandosi.

“È una corsa contro il tempo” per capirne di più e adottare le contromisure giuste, ha sottolineato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Londra, presidente di turno del G7, ha convocato una “riunione d’emergenza” dei ministri della Sanità del Gruppo.  L’Oms ha invitato i Paesi membri a utilizzare un approccio basato sul rischio per “adattare le misure di viaggio internazionali in modo tempestivo”. “Omicron ha un numero senza precedenti di mutazioni spike, alcune delle quali preoccupano per il loro potenziale impatto sulla traiettoria della pandemia”, ha affermato l’Oms.

“Nel complesso, ci sono notevoli incertezze sull’entità del potenziale di fuga immunitaria di Omicron”, ha aggiunto l’organizzazione. L’agenzia, inoltre, considera “prevedibile” un aumento dei contagi della variante Omicron tra le persone vaccinate, “anche se in proporzione piccola e prevedibile”. La buona notizia è che “a oggi non sono stati segnalati decessi legati alla variante Omicron” ha precisato l’Oms, specificando che per ora “è stata segnalata una trasmissione locale in Sudafrica e vi sono prove di diffusione in diversi paesi in quattro regioni, Africana, del Mediterraneo orientale, europea e del Pacifico occidentale”. 

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La testimonianza dal sudafrica

Dal Sudafrica arrivano notizie sul gran numero di contagi per la nuova variante emersa ma finora con sintomi lievi. “Questi non sono solo i miei dati – dice Angelique Coetzee, presidente della South African Medical Association – sono anche quelli di altri medici generici che esercitano a Pretoria e dintorni, che vedono più o meno lo stesso quadro che vedo io. Sintomi molto lievi, il che significa che possiamo facilmente trattarli a casa. Finora non sono a conoscenza di nessuno dei miei colleghi che abbia bisogno di mettere i suoi pazienti sotto ossigeno, il loro livello di ossigeno è molto stabile”.

“Non stiamo dicendo, per favore non ci fraintendente – aggiunge – che non ci saranno malattie gravi in futuro. Per ora i pazienti che abbiamo visto, che sono vaccinati, hanno sintomi lievi. L’intero quadro potrebbe cambiare”. In Sudafrica solo il 40% degli adulti è vaccinato contro il Covid. Ancora non si sa se la Omicron riuscirà a “bucare” in qualche modo il vaccino ma secondo gli esperti resterà la protezione contro il decesso e le forme più gravi della malattia.

Intanto il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha condannato i divieti di viaggio imposti contro il suo Paese e i suoi vicini e si è detto “profondamente deluso” dalla decisione assunta da alcuni Stati, che ha descritto come ingiustificata e dannosa per l’economia. “L’emergere della variante Omicron dovrebbe essere un campanello d’allarme per il mondo che non si può permettere che la disuguaglianza dei vaccini continui. Finché tutti non saranno vaccinati, tutti continueranno a essere a rischio. Finché tutti non saranno vaccinati, dovremmo aspettarci che altre varianti continueranno a emergere” ha detto.

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