Orgoglio Juve, 2-1 all’Atalanta e vince la Coppa Italia

Orgoglio Juve, 2-1 all’Atalanta e vince la Coppa Italia
20 maggio 2021

La Juventus batte 2-1 l’Atalanta in finale e conquista la sua quattordicesima Coppa Italia. Secondo trofeo stagionale per Pirlo, dopo la Supercoppa italiana. E domenica i bianconeri vanno a caccia di un posto nella prossima Champions, un risultato che darebbe un senso diverso alla stagione. Intanto, torna finalmente il pubblico sugli spalti, ci sono 4 mila persone al Mapei Stadium. L’Atalanta col 3-4-1-2: Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Malinovskyi, Zapata. La Juventus risponde col 4-4-2: Buffon; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Kulusevski, Ronaldo. Avvio su ritmi forsennati. Scatenato Zapata che salta De Ligt entra in area e serve Palomino che arriva a rimorchio, Buffon si salva con i piedi (3’). Al 5’ l’attaccante colombiano fa tutto da solo, salta Chiellini con lo stop, ma la sua girata finisce a lato. Zapata al 13’ recupera palla e serve Pessina che si inserisce in area, poi viene caricato da Rabiot, per l’arbitro Massa è tutto regolare.

Su un retropassaggio ‘leggero’ di De Ligt si inserisce Zapata che riesce solo a toccare, Buffon in uscita para (18’). Continua la pressione dell’Atalanta, pericolosa al 25’ con un diagonale di Freuler. Alla prima occasione la Juve passa in vantaggio: contropiede rapidissimo, Ronaldo si accentra ma viene fermato, il pallone finisce però sul sinistro di Kulusevski che a giro supera Gollini per l’1-0 (31’). Al 41’ c’è il pari Atalanta: Freuler recupera palla e serve Hateboer, perfetta palla per Malinovskyi che arriva a rimorchio, stoppa e fulmina Buffon con un sinistro potente, 1-1. Nella ripresa si riparte con gli stessi 22 del 1° tempo. La prima chance è per i bianconeri con il colpo di testa di McKennie su cross di Cuadrado, palla fuori (47’). Tiro dal limite di Pessina, contratto, palla docile tra le braccia di Buffon (50’). Al 52’ pericolosa punizione di Malinovskyi che calcia forte in mezzo all’area, De Ligt spazza anticipando Romero (52’). Al 58’ azione insistita di Chiesa che crossa per Kulusevski, para Gollini.

Buon momento Juve che al 61’ va vicina al nuovo vantaggio: Ronaldo controlla e serve Chiesa che entra in area e calcia a botta sicura, pallone sul palo. Kulusevski crossa per CR7 che addomestica col petto un pallone altissimo e poi gira, debolmente, in porta, blocca Gollini (66’). Primi cambi per Gasperini, dentro Murie e Pasalic, fuori Malinovskyi e Pessina (68’). Il 2-1 della Juve arriva al 73’: Chiesa, sul punto si uscire, da sinistra si accentra, chiede l’uno-due a Kulusevski, controlla il pallone, entra in area e batte Gollini. Subito dopo arriva la sostituzione di Chiesa, entra Dybala (74’). Gasperini prova a correre ai ripari, inserendo Ilicic e Djimsiti (fuori Hateboer e Toloi al 77’). Chance per la Dea, ma il tiro di Muriel, dopo una percussione di Ilicic, finisce alto (79’). Nella Juve c’è anche Bonucci (per Kulusevski al minuto 83), per i bergamaschi Miranchuk (per Gosens). L’Atalanta si getta in avanti alla ricerca del pari, ma lo fa con i nervi e con la forza della disperazione, mentre i bianconeri controllano senza troppa sofferenza. Poi il triplice fischio di Massa e il via alla festa juventina.

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Pirlo

“E’ stata una bellissima partita tra due grandi squadre. E’ stata una finale degna di questo nome, finalmente davanti al pubblico. Siamo contenti”. Parole e pensieri di Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, che ai microfoni della Rai ha così commentato la conquista della Coppa Italia. “Avevamo la voglia di vincere, di portare a casa questo trofeo. Nonostante una stagione non positiva ci siamo ricompattati c’eravamo messi in testa che questa Coppa dovevamo portarla a casa e l’abbiamo meritata”.

“Queste vittorie non cancellano gli alti e bassi durante la stagione, ma in questa prima stagione da allenatore ho imparato tanto. Ma il bello del calcio è anche questo, nonostante non riesci ad avere il 100% di risultati positivi arrivano poi questi risultati che ti gratificano”. Tu ti riconfermeresti? “Certo che mi riconfermerei, sono qui per questo. Amo il calcio fin da bambino e sono qui per questo. Poi la società deciderà, ma il mio obiettivo è quello di continuare. Amo questa società”. Che Atalanta si aspetta domenica contro il Milan? “L’Atalanta gioca sempre un calcio aggressivo, non dobbiamo certo dir loro come giocare. Hanno affrontato campionati con questa intensità e affronteranno l’ultima partita al meglio come hanno sempre fatto. Anche dal Bologna mi aspetto che si giochi la partita alla morte e noi dobbiamo vincere la partita”.

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Chiesa

“E’ stata una finale intensissima. Dobbiamo dare merito all’Atalanta che ha fatto una grandissima finale, ma la Juve in questo ha tanta esperienza. Anche stasera lo abbiamo dimostrato portando a casa il trofeo”. Così Federico Chiesa, match winner della finale di coppa Italia, alla fine del match che ha consegnato il trofeo alla Juventus. “Nel secondo tempo – continua – siamo rientrati in campo con tanta intensità contro un’Atalanta che in genere accelera. Oggi lo abbiamo fatto noi e abbiamo vinto”.

Buffon ha vinto la Coppa Italia con tuo papà: “Prima della partita ho detto a Gigi che ha vinto tanti trofei anche con mio padre ed era l’ora di vincerne uno insieme. Ci siamo riusciti e non so descrivere quello che provo. Si capisce la leggenda che è Buffon e ci mancherà tantissimo”. Il pubblico? “E’ stato bellissimo per tutti. Per quelli che in questi mesi hanno sofferto. Noi calciatori siamo protetti ma ci sono persone fuori che hanno sofferto e stano soffrendo. E’ un premio per gli sforzi fatti in questi mesi difficili”.

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