Papa: speranza è àncora nell’aldilà, noi aggrappati alla corda

Papa: speranza è àncora nell’aldilà, noi aggrappati alla corda
3 novembre 2020

“La speranza è un’ancora che abbiamo dall’altra parte, noi aggrappati alla corda ci sosteniamo”. Così Papa Francesco nella breve omelia a braccio pronunciata nella cappella del Camposanto teutonico per la solennità dei defunti. “Nel momento in cui Giobbe è giù giù giù Dio lo abbraccia la speranza cristiana è un dono: non possiamo averla, è un dono che dobbiamo chiedere”, ha detto Jorge Mario Bergoglio, che, a causa della pandemia, ha presieduto una messa con un numero ristretti di concelebranti e fedeli. “Ci sono tante cose brutte che ci portano a disperare, a credere che tutto sarà una sconfitta finale, che dopo la morte non c’è nulla, e la voce di Giobbe torna, ‘io so che il mio redentore è vivo e che ultimo si ergerà sula polvere, e io lo vedrò, io stesso, con questi occhi’. La speranza non delude, ci ha detto Paolo, la speranza ci attira e ci dà un senso alla vita. Io non vedo l’aldilà, ma la speranza è il dono di Dio che ci attira verso la vita, verso la gioia eterna. La speranza è un’ancora che abbiamo dall’altra parte, noi aggrappati alla corda ci sosteniamo”.

“Questa certezza è un dono di Dio”, ha detto ancora il Papa, “perch noi non potremmo avere la speranza con le nostre forze, è un dono gratuito che noi non meritiamo mai, è dato, è donato, è grazia”. “Oggi nel pensiero di tanti fratelli e sorelle che se ne sono andati ci farà bene guardare i cimiteri e guardare su, e riptere come Giobbe: io so che il mio redentore vive, e io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro’. E questa è la forza che ci dà la speranza, questo dono gratuito. Che il Signore ce lo dia a tutti noi”.

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