Parisi incontra Berlusconi, via libera al nuovo progetto. L’ira dei colonnelli, non diventeremo ‘bad company’

Parisi incontra Berlusconi, via libera al nuovo progetto. L’ira dei colonnelli, non diventeremo ‘bad company’
6 settembre 2016

berlusconiL’obiettivo e’ ritornare alle origini, ricalcare lo spirito del ’94. Attraverso un’operazione distinta da FI ma anche dal vecchio modello dei partiti tradizionali. L’incontro a Villa Certosa tra Berlusconi e Parisi ha fatto segnare un nuovo passo avanti: l’ex direttore generale di Confindustria ha illustrato al Cavaliere il lavoro in vista della convention di meta’ settembre, gli ha portato la lista di chi interverra’, di chi e’ disposto a metterci la faccia a condizione che ci sia discontinuita’ rispetto al vecchio corso. L’ex premier non dovrebbe intervenire alla kermesse di Milano ma ha benedetto l’iniziativa e ribadito a ‘Mr Chili’ il via libera al suo progetto. I colonnelli di FI, pero’, non ci stanno. “Cosi’ – sottolinea piu’ di un ‘big’ azzurro – il partito diventa una ‘bad company’. Non c’e’ bisogno di un nuovo ’94, non c’e’ bisogno di Parisi”. Due strade diverse quindi che per il momento continueranno a non incontrarsi.

Perche’ qualcuno in FI ha cercato anche di capire se poteva partecipare alla convention organizzata da Parisi ma si e’ sentito dire che “il partito non c’entra”. Del resto la nota diramata al termine del faccia a faccia tra Parisi e Berlusconi parla chiaro: “L’evento e’ distinto e separato dall’attivita’ di FI, e’ rivolto non ai politici ma ai cittadini che non sono mai stati coinvolti nella politica”. Ed ancora: l’obiettivo e’ quello di “unire i moderati guardando al di la’ degli attuali confini dei partiti”. E’ il piano dell’allargamento alla societa’ civile, con la necessita’ di superare vecchi schemi e a possibilita’ di aprire anche ad altre forze. Ma per la classe dirigente azzurra l’alleanza resta quella con Lega e Fdi: “si tratta – spiega un esponente di FI – di un’idea velleitaria, che si basa su personaggi vecchi e non certamente nuovi, che porta ad un neocentrismo non piu’ riproponibile, bocciato anche in altri Paesi, considerando anche le ultime elezioni in Austria e Germania”.

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Parisi fara’ salire sul palco imprenditori, esponenti delle professioni ma non politici. Puo’ contare in FI soprattutto su molti ‘berluscones’ e su parlamentari come Giro e Tajani che la prossima settimana a Fiuggi riunira’ i vertici del Ppe (e’ prevista anche la presenza dell’ex dg di via Astronomia). Chi non crede nel progetto di Parisi – come Matteoli – rilancera’ a fine mese attraverso un appello a tutte le componenti del centrodestra la necessita’ di partire da FI. “Parisi esca da ogni ambiguita’”, rilancia Brunetta. Lunedi’ prossimo si incontreranno i tre governatori di Liguria, Lombardia e Veneto per stringere un asse in attesa delle mosse di Salvini e Berlusconi. Con il primo che e’ tornato a lanciare la proposta di un nuovo soggetto politico che punti anche al sud, con l’apporto della Meloni e di Fitto e degli esponenti di FI che non si riconoscono nel lavoro di Parisi.

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