Pechino: “Virus non potente come Sars ma più contagioso”. Rafforzati i controlli a Fiumicino e Malpensa

Pechino: “Virus non potente come Sars ma più contagioso”. Rafforzati i controlli a Fiumicino e Malpensa
26 gennaio 2020

Secondo le autorita’ sanitarie cinesi il coronavirus “non e’ potente quanto la Sars”, ma sta diventando piu’ contagioso. “Da cio’ che emerge fino ad ora, questa malattia non e’ certamente potente quanto la Sars”, ha detto Gao Fu, a capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Sembra tuttavia che “la capacita’ di diffusione del virus stia aumentando” ha aggiunto Ma Xiaowei, a capo della Commussione nazionale per la Salute. E c’è anche un primo caso di contagio in Vietnam di una persona che non e’ stata in Cina. Lo fa sapere l’Oms, spiegando che la persona e’ stata contagiata da un parente che a sua volta non aveva viaggiato. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’, uno dei due contagiati “non aveva una storia di viaggi in nessuna parte della Cina. Secondo le indagini preliminari, cio’ costituisce una trasmissione del virus da umano a umano all’interno di una famiglia”.

In Italia, in queste ore vengono rafforzati i controlli e aumentato il personale medico negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa. “Sono state rafforzate le dotazioni di personale medico e infermieristico e intensificati i controlli negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa dove tutto procede regolarmente”, fa sapere il ministero della Salute, precisando che “al momento tutti i casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati infondati”. Della task force istituita al ministero fanno parte rappresentanti di Istituto Superiore di Sanita’ (Iss), Istituto Spallanzani, organizzazioni di medici e infermieri, Nas, sanita’ militare, oltre ai direttori generali del ministero della Salute. Dalla Farnesina, invece, fanno sapere che gli italiani rimasti isolati a Wuhan e nella regione dell’Hubei, la provincia cinese epicentro del misterioso coronavirus che provoca la polmonite, avranno la possibilita’ di utilizzare un trasferimento via terra al di fuori dell’Hubei, ma questo comporta necessariamente un successivo periodo di osservazione di 14 giorni in una struttura ospedaliera. Coloro che invece scelgono di restare, avranno un filo diretto con l’ambasciata d’Italia a Pechino per ricevere i consigli e le indicazioni del caso. Il Papa all’Angelus ha rivolto un pensiero alle persone che sono state colpite dal coronavirus. “Desidero essere vicino e pregare anche per le persone malate a causa del virus che si e’ diffuso in Cina. Il Signore accolga i defunti nella sua pace, conforti le famiglie e sostenga il grande impegno della comunita’ cinese gia’ messo in atto per combattere l’epidemia”, ha detto il pontefice.

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L’ultimo bilancio delle vittime dell’epidemia di coronavirus in Cina e’ salito oggi a 56, con oltre 1.970 persone infettate a livello globale. Le autorita’ sanitarie di tutto il mondo stanno prendendo precauzioni per prevenire una pandemia. Secondo le autorita’ di Pechino, al momento 56 milioni di persone sono state isolate. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha iniziato a sviluppare un vaccino contro il coronavirus, secondo quanto riferito da Wenbo Xu, capo dell’istituto di virologia del centro, come riportato dal quotidiano ufficiale “China Daily”. Secondo Wenbo Xu, gli scienziati sono riusciti a isolare il virus e stanno attualmente selezionando un ceppo per il vaccino. Inoltre, il centro sta esaminando i farmaci per il trattamento della polmonite causata dal coronavirus. Il nuovo tipo di coronavirus, che si sta attualmente diffondendo in tutto il mondo, e’ stato rilevato per la prima volta nella citta’ cinese centrale di Wuhan alla fine di dicembre. Oltre alla Cina, casi confermati del nuovo coronavirus sono stati registrati in Thailandia, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Nepal, Francia, Stati Uniti, Malesia, Australia e Canada. il commissario europeo alla Salute Stella Kyriakides, ha scritto su Twitter che anche il Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Unione europea “segue da vicino gli sviluppi della situazione del coronavirus” e ha convocato per domani, 27 gennaio, una riunione che servira’ per discutere la risposta e i bisogni degli Stati membri. Il presidente cinese Xi Jinping, affermando che il paese sta affrontando una grave situazione, ha tenuto un incontro di politburo sulle misure per combattere il focolaio di coronavirus concentrato nella citta’ centrale di Wuhan. Il paese sta affrontando una “grave situazione”, con il coronavirus che si sta diffondendo velocemente”, ha detto Xi all’incontro, che ha avuto luogo durante le festivita’ del capodanno lunare.

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Intanto, a Hong Kong, due manifestanti interamente vestiti di nero e con il capo coperto da un passamontagna, hanno assalito una struttura pubblica che si pensava dovesse essere utilizzata per i pazienti contagiati dal misterioso nuovo coronavirus della polmonite. I due facinorosi hanno fatto irruzione all’interno del centro medico e hanno appiccato il fuoco. Il governo di Hong Kong aveva annunciato di voler usare la Fai Ming Estate, ma poi ha ritrattato. Nell’edificio e’ scoppiato un principio di incendio che poi i pompieri hanno rapidamente domato. Sono stati gli abitanti della zona a innescare la protesta, preoccupati evidentemente che la vicinanza con la struttura potesse causare anche il loro contagio. Il governo, che ha dichiarato il virus come una “emergenza” pubblica, il livello piu’ alto del rischio, ha annunciato sabato una serie di misure per evitare l’epidemia; tra le misure, l’utilizzo della struttura nuova e attualmente vuota, situata nella zona di Fanling: l’edificio doveva servire a ospitare persone entrate in contatto con portatori del virus e non ancora sottoposti a test; e i medici in prima linea, preoccupati all’idea di contagiare le famiglie. Ma decine di abitanti locali e manifestanti hanno cominciato stamane a protestare, organizzando raduni fuori dalla struttura e blocchi stradali. Ad un certo punto, poi, qualcuno ha fatto irruzione all’interno lanciando bombe molotov che hanno innescato le fiamme. A Hong Kong ci sono finora sei casi accertati di contagio dal virus.

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