L’urologo è un ‘medico sconosciuto’ per l’80% degli italiani: proprio per sensibilizzare gli uomini sull’importanza dei controlli partono le Giornate della prevenzione, con visite specialistiche gratuite dal 23 al 30 novembre in 60 centri su tutto il territorio nazionale (attivo il numero verde 800.59.83.95). L’iniziativa fa parte di SAM ‘Salute Al Maschile’, un progetto della Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con l’Associazione Urologi italiani (Auro) e la Società Italiana di Urologia Oncologica (Siuro). Gli uomini italiani sino dunque bocciati in prevenzione: 8 su 10 non sono mai andati dall’urologo; il 43% non sa che le malattie sessualmente trasmissibili (Mst) si possono prevenire; solo il 16% usa regolarmente il preservativo e il 31% se ha il timore di avere una Mst preferisce parlarne con un amico piuttosto che con il medico. Sono i numeri che emergono da un sondaggio promosso on line su 35.200 italiani di tutte le fasce d’età nell’ottobre 2015. La ricerca conferma quindi l’importanza di SAM, primo progetto della Fondazione Umberto Veronesi dedicato interamente al benessere degli uomini. ”Con queste Giornate vogliamo dare a tutti i cittadini la possibilità di sottoporsi ad un controllo fondamentale per la salute – afferma Umberto Veronesi -. L’obiettivo di SAM è ‘allineare gli uomini alle donne’ in fatto di prevenzione, a vantaggio della loro salute. Far capire ai maschi che prestare attenzione ai sintomi e non perdere troppo tempo prima di andare dallo specialista è importante”. Dall’adolescenza in poi infatti, affermano gli specialisti, gli uomini dovrebbero imparare sia e evitare stili di vita nocivi per la vita sessuale e riproduttiva sia a eseguire l’autopalpazione per tenere sotto controllo la salute degli organi genitali. Visite periodiche con uno specialista inoltre permetterebbero poi di individuare precocemente non solo patologie ed infezioni legate alla sfera riproduttiva, ma anche molte forme di cancro, tra cui quello alla prostata, il tumore più frequente tra gli italiani di cui quest’anno sono stati registrati 35 mila nuovi casi.
