Pesci assuefatti alla plastica, “come junk food per i ragazzi”

Pesci assuefatti alla plastica, “come junk food per i ragazzi”
3 giugno 2016

pesci plasticaLa plastica ha lo stesso effetto sui pesci giovani del junk food sui ragazzi di tutto il mondo: crea assuefazione. A questa conclusione sono arrivati ricercatori svedesi che hanno osservato le reazioni di colonie di pesce persico sin dallo stadio larvale. E hanno scoperto che l’esposizione ad alte concentrazioni di polistirene spinge i pesci a preferire queste particelle, ovvero la plastica, a cibi naturali. Le conseguenze sono una minore crescita, minore velocità di spostamento e in fin dei conti maggiore vulnerabilità ai predatori. Tra i principali responsabili dell’accumulo di plastica nelle acque fluviali e marine ci sono i cosmetici, che contengono microplastiche anche in alte concentrazioni. Secondo uno studio del 2015, ogni anno negli oceani si riversano circa 8 milioni di tonnellate di plastica. L’azione dei raggi UV, oltre ai normali processi di degradazione chimica e al movimento delle onde, la plastica si scompone in particelle, chiamate – quando più piccole di 5 millimetri – microplastiche. Lo stesso termine viene usato per le particelle derivate dai prodotti cosmetici. “E’ come con il cibo dei fast food per i teenagers, i pesci ne fanno scorpacciate”, ha confermato Oona Lonnstedt, della Uppsala University. I ricercatori svedesi che hanno realizzato lo studio sull’assuefazione dei pesci alla plastica hanno lanciato un appello a mettere al bando le microparticelle presenti nelle miscele cosmetiche.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti