Pioggia di emendamenti sulla “buona scuola”, sono quasi duemila

20 aprile 2015

Pioggia di emendamenti sulla “Buona scuola”. Sono quasi duemila le proposte di correzione al ddl di riforma della scuola depositate oggi in commissione Cultura alla Camera allo scadere dei tempi previsti. Tantissimi, quasi 700, gli emendamenti del Movimento 5 stelle che ha chiesto la riapertura dei termini per poterne presentare ancora ed è stato protagonista, insieme a Sel, della battaglia per scorporare e affidare al percorso veloce del decreto il piano delle assunzioni, chiedendo invece più tempo per discutere e approfondire gli altri aspetti della riforma. Richiesta non accolta dal governo e dalla maggioranza che hanno, invece, il dichiarato obiettivo di “fare presto” per fare in modo che già da settembre prossimo le assunzioni possano essere a regime. L’obiettivo della maggioranza è, appunto, di portare in Aula a Montecitorio il ddl intorno all’11 maggio. Sono invece circa 150 gli emendamenti presentati in queste ore dai deputati del Pd, impegnati nelle stesse ore in un seminario sulla riforma della scuola al Nazareno con il premier Matteo Renzi. Tra le proposte Dem la richiesta di far rientrare nel piano di assunzioni per l’anno scolastico 2015-2016 anche gli idonei del concorso a cattedre del 2012 e di riservare una quota nel prossimo concorso per i docenti in seconda fascia abilitati Tfa e Scienze della formazione.

Tra gli emendamenti presentati dal Pd e ‘vidimati’ dal seminario di oggi sulla scuola con il premier quelli che rafforzano il ruolo del consiglio di istituto attenuando così il potere conferito ai presidi. Uno dei punti, questo, più contestati dalle oppozioni, M5S e Sel, che hanno criticato “la concentrazione del potere nelle mani del dirigente scolastico” insieme all'”aziendalizzazione della scuola”. Renzi risponde alle proteste e allo sciopero indetto il 5 maggio dai sindacati con una lettera agli insegnanti italiani per spiegare il senso della riforma che “ridarà centralità all’istituzione scolastica”. La maggioranza vuole correre, vuole portare il ddl in aula a Montecitorio prima della metà di maggio, ma sia i cinque stelle che Sel, che ha presentato 212 emendamenti (dove si chiede tra l’altro di non finanziare le scuole private) sono determinati a dare battaglia. Anche Forza Italia con oltre 200 proposte emendative chiede varie modifiche tra cui il sistema del bonus scolastico per le scuole paritarie e l’estensione della detrazione del 19% all’obbligo scolastico, “l’affiancamento al dirigente scolastico di uno staff, con una valorizzazione del consiglio d’istituto in cui è rappresentata anche la componente genitori”.

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