Poca frutta e verdura ai bambini. E’ allarme

22 maggio 2014

Appello di ambientalisti e agricoltori: e’ “allarme rosso” per l’alimentazione di mamme e bambini. Poca frutta e verdura e troppi grassi nella dieta, l’allattamento naturale e’ diventato di “nicchia”. L’appello arriva da Cia e VAS, che lanciano l’edizione 2014 di “Mangiasano” con lo slogan ‘Alimenti-amo’. In Italia i consumi di frutta e verdura sono crollati del 30% circa in meno di quindici anni. Per patologie legate all’alimentazione il sistema sanitario paga 23 miliardi di euro l’anno. Un bambino su tre e’ sovrappeso o addirittura obeso. Solo il 10 per cento delle neo-mamme allatta al seno. Negli ultimi anni chi si occupa di alimentazione infantile, dai genitori alle istituzioni competenti, si e’ ritrovato a fronteggiare non poche emergenze “a tavola”. Quindi ci si interroga sempre piu’ spesso su quelle che possono essere le scelte piu’ oculate per offrire ai bambini cibi sani e sicuri. Le cattive abitudini alimentari, uno stile di vita sedentario e il marketing aggressivo di alcune multinazionali possono compromettere la salute dei piu’ piccoli e, quindi, delle future generazioni.

“La flessione continua dei consumi di frutta e verdura in Italia e’ da ‘allarme rosso’- ha dichiarato il vicepresidente vicario della Cia, Cinzia Pagni. – In meno di quindici anni gli acquisti di ortofrutta sono diminuiti di quasi il 30 per cento, passando dai 450 chili a famiglia del 2000 ai 320 chili del 2013. E la riduzione dei consumi riguarda soprattutto le nuove generazioni, con ben il 22 per cento dei genitori che dichiara che i propri figli non mangiano frutta e verdura quotidianamente, mentre al contempo cresce del 7 per cento il ricorso al ‘junk food'”. Sempre secondo la Pagni, “e’ necessario interrogarsi su quelle che sono le cause di questa situazione e cercare di porvi rimedio perche’ i costi sociali e umani sono inaccettabili”. “Ai neonati si continua a proporre uno svezzamento anticipato e con cibi pronti e omogeneizzati, che influiscono sulla creazione di un gusto ‘artificiale’ e che abituano a una consistenza ‘innaturale’ del cibo – prosegue – mentre bisognerebbe partire dalla disponibilita’ locale di alimenti, cercando di prediligere quelli freschi. L’agricoltura italiana offre una gamma di prodotti davvero straordinaria, particolarmente varia, sana e di qualita’: questo patrimonio andrebbe offerto ai bambini, che cosi’ sarebbero educati a riconoscerlo e apprezzarlo fin dalla piu’ tenera eta’”. “E’ ormai risaputo che bambini e adulti dovrebbero consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, ma spesso non e’ chiara la quantita’ effettiva a cui si fa riferimento. Il metodo per fare il calcolo e’ molto semplice: una porzione corrisponde a quella contenuta in un pugno chiuso di una mano. La quantita’ dipende, quindi – conclude – da persona a persona e in modo grossolano possiamo dire che, per nel caso di bambini, si tratta di 70 grammi di verdura e 100 grammi di frutta”.

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