Postiglione, presto consegna altri 1000 beni confiscati alla mafia

29 ottobre 2014

“Oggi consegniamo 530 beni immobili confiscati in varie zone della Sicilia ma prossimamente riuniremo il consiglio direttivo e avremo la possibilità di dare un altro migliaio di beni, questi li stiamo consegnando di urgenza per una serie di emergenze, non lavorative, però, questo è un tema su cui si esasperano i toni”. Lo ha detto il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’agenzia nazionale dei beni confiscati a Palermo, in occasione della cerimonia di consegna di 530 beni confiscati al San Paolo Palace di Palermo. “Bisogna ricordare – ha aggiunto – che i lavoratori collegati alle imprese confiscate sono in tutta Italia 1.200, di cui 900 in Sicilia e 300 nel resto di Italia. Faremo il possibile con gli strumenti e le norme che abbiamo a disposizione, questo è un segno concreto dei risultati che possiamo raggiungere, ma è appena l’inizio”. “Non ho rapporti critici con nessuno – ha poi sottolineato il prefetto alla domanda su eventuali divergenze con la presidente delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, nella gestione dei beni – ho piuttosto rapporti con alleati che mi stanno dando una mano a mettere in luce tutti gli aspetti di una situazione complessa. Con la presidente Saguto abbiamo chiarito tante cose, basta dialogare e i problemi si risolvono”.

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