Una preferenza 25 euro, neo eletto deputato indagato per corruzione elettorale

Una preferenza 25 euro, neo eletto deputato indagato per corruzione elettorale
Il neo deputato regionale del centrosinistra, Edmondo "Edy" Tamajo
11 novembre 2017

Un altro neodeputato regionale siciliano e’ indagato, stavolta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale: Edmondo “Edy” Tamajo, 41 anni, e’ accusato di avere comprato voti, alle consultazioni di domenica scorsa, al prezzo di 25 euro per ciascuna preferenza. Un’inchiesta-lampo, che segue di pochi giorni l’arresto di Cateno De Luca (Udc), l’altro nuovo parlamentare – eletto nella coalizione di centrodestra – finito sotto indagine, a Messina, per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Tamajo, il piu’ votato della provincia di Palermo, con quasi 14 mila consensi personali, era nella lista di centrosinistra Patto dei democratici per le riforme-Sicilia futura. Con lui sono sotto inchiesta altre tre persone: Giuseppe Montesano, Cristian D’Alia, Nicolina D’Alia, ritenuti i suoi galoppini elettorali. L’inchiesta e’ scaturita dalle intercettazioni effettuate nell’ambito di un’altra indagine, riguardante il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli, indagato per voto di scambio politico-mafioso: gli accertamenti sono andati avanti per alcuni mesi e hanno abbandonato il personaggio che era stato inizialmente preso di mira, imboccando altre strade, perche’, sentendo discutere i politici e i loro uomini di fiducia, gli uomini della Guardia di Finanza di Palermo hanno enucleato una serie di possibili altri reati, a carico di altre persone.

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Tra i piu’ gravi quello adesso contestato a Tamajo, che sara’ ascoltato nei prossimi giorni. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Fabiola Furnari, hanno atteso la chiusura delle urne e poi hanno iniziato a effettuare perquisizioni e sequestri, sentendo a sommarie informazioni gli elettori il cui voto sarebbe stato comprato: alcuni di loro avrebbero confermato di avere preso soldi in cambio della preferenza. Per Tamajo e’ possibile anche il giudizio immediato: in tutto, il candidato che appoggiava Fabrizio Micari, all’interno della lista dell’ex ministro Toto’ Cardinale, ha totalizzato esattamente 13.984 preferenze, 8.038 delle quali prese nel capoluogo dell’Isola. La vicenda apre scenari imprevedibili anche a proposito della regolarita’ del voto: perche’ le intercettazioni a tappeto negli ambienti politici rischiano di scatenare un terremoto e altri candidati sarebbero coinvolti nell’indagine della Procura diretta da Francesco Lo Voi. Tamajo aveva salutato la propria elezione con un comunicato: “Sono felice – aveva detto – la gente ha risposto a chi sta vicino al territorio, sono stato premiato per la mia trasparenza e onesta’. C’e’ stato un lavoro costante di supporto a tutte le amministrazioni locali vicine a noi. La vicinanza, il parlare senza fronzoli, pagano sempre”.

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