Macron su Covid-19: risposta democrazie migliore di regimi autoritari

Macron su Covid-19: risposta democrazie migliore di regimi autoritari
Emmanuel Macron
19 gennaio 2022

Durante la pandemia di Covid-19, l’Europa ha dimostrato che le democrazie liberali, con i loro parlamenti, la loro ricerca indipendente e l’economia libera in cui operano le loro imprese, sono state più efficaci dei regimi autoritari nel rispondere all’emergenza sanitaria, riuscendo a vaccinare gran parte della propria popolazione e allo stesso tempo a inviare i vaccini, con le esportazioni e con i doni, al resto del mondo. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel suo discorso davanti alla plenaria del Parlamento europeo, oggi a Strasburgo, a nome della presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue.

“In questi ultimi anni – ha ricordato Macron – si diceva che la democrazia liberale, nel senso politico del termine, un regime che è stato inventato dall’Europa, fosse stanco, incapace di affrontare le grandi sfide del secolo. Tuttavia, in questi ultimi mesi, la gestione della pandemia da parte delle democrazie, con il loro dibattito parlamentare, con la stampa libera, con sistemi di ricerca e sistemi accademici liberi e aperti, ha portato a decisioni molto più protettive delle vite e delle economie rispetto a quelle prese dai regimi autoritari. Noi abbiamo dimostrato in concreto, tutti insieme, il contrario di un’idea ricevuta che si stava affermando”.

Macron ha anche sottolineato la necessità di difendere lo stato di diritto nei paesi dell’Ue che se ne stanno allontanando, con un chiaro riferimento alla Polonia e all’Ungheria. “Si sta affermando l’idea che per essere più efficaci bisogna mettere in causa lo stato di diritto”; si invoca un cambiamento dello stato di diritto “confondendolo con il legittimo mutamento di qualsiasi governo eletto”. Ma la sua fine “significherebbe il regno dell’arbitrio, il ritorno ai regimi autoritari, alla balbuzie della nostra storia”, ha detto il presidente francese.

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“Bisogna evitare – ha avvertito Macron – che prenda piede l’idea che lo stato di diritto sia fondamentalmente un’invenzione di Bruxelles, di cui Bruxelles sarebbe l’unico depositario, che è un discorso che sentiamo emergere in alcune capitali. No, è il frutto di tutte le nostre storie, e della stessa lotta delle rivoluzioni per liberarsi dal giogo del totalitarismo nel secolo scorso. Lo stato di diritto è il nostro tesoro. E si tratta ovunque di riconquistare a questo principio i popoli che se ne sono allontanati. Bisogna ovunque, con rispetto e spirito di dialogo, tornare a convincerli”.

Sotto la presidenza francese, ha annunciato più tardi Macron, durante la sua replica, il Consiglio Ue avrà in agenda la discussione della procedura prevista dall’Art.7 del Trattato Ue proprio nei confronti della Polonia (a febbraio) e dell’Ungheria (a marzo), per i rischi di “violazione grave e persistente” dei principi di democrazia e stato di diritto dell’Unione.

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