Prima caduta del Milan, 1-3 contro la Juventus. Pirlo a -7 dalle vetta

Prima caduta del Milan, 1-3 contro la Juventus. Pirlo a -7 dalle vetta
7 gennaio 2021

In un match delicatissimo, i bianconeri non sbagliano un appuntamento fondamentale e battono 3-1 il Milan, che incassa così la prima sconfitta stagionale in campionato, tornando a perdere in Serie A a distanza di dieci mesi.Una vittoria che porta i bianconeri a -7 dalla vetta con una partita (quella col Napoli) da recuperare. Rossoneri ancora primi (+1 sui nerazzurri, +4 sulla Roma), ma la classifica si è notevolmente accorciata. Raffica di assenze in entrambe le squadre, con il Milan messo decisamente peggio e praticamente senza centrocampo (disponibile il solo Kessie): infortunati Ibrahimovic, Saelemaekers, Bennacer e Gabbia, squalificato Tonali, positivi al coronavirus Rebic e Krunic.

L’unica buona notizia per Pioli è il rientro dalla squalifica di Theo Hernandez. Tre forfait importanti, di cui due sulle corsie laterali, anche per Pirlo: Cuadrado e Alex Sandro fermati dal Covid, attacco senza Morata, acciaccato. Una lunga ‘black list’ che non impedisce però lo spettacolo del primo tempo di San Siro, pieno di emozioni, occasioni e due gol. Subito chance per Dybala, ma la conclusione ravvicinata dell’argentino trova la sagoma di Kjaer (2’). Risposta milanista: Castillejo sfila palla ad un disattento Bentancur, sinistro rasoterra, Szczesny in allungo dice no (7’). Poi ci prova Frabotta (9’), ma la conclusione del giovane esterno sorvola (non di molto) la traversa. Da qui, entra in scena Chiesa: al 16’ palo pieno con una saetta appena dentro l’area, al 18’ diagonale vincente sfruttando un grande assist di tacco di Dybala. Leao non inquadra lo specchio dopo una bella percussione (22’), due minuti dopo altro tentativo di uno scatenato Chiesa: Donnarumma respinge. L’ultimo quarto d’ora è tutto rossonero.

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Tre parate in serie di Szczesny che ferma Leao (27’), evita il possibile autogol di Ramsey e si distende sul tiro di Calhanoglu (35’). Al 41’ il Milan torna a galla: veloce ripartenza, Leao sprinta sulla fascia, converge e serve in mezzo Calabria, che la piazza imparabilmente sotto l’incrocio. Bella partita e pari giusto all’intervallo. A viso aperto anche la ripresa. Splendida risposta di Szczesny sul velenoso destro di Dalot (48’), Ramsey spedisce sull’esterno rete da posizione invitante (56’), al 62’ la Juve torna avanti: Dybala scarica per Chiesa che controlla e fulmina ancora Donnarumma con un’altra stoccata a fil di palo. Notte magica per l’ex viola, autore di una doppietta e (senza alcun dubbio) della miglior prestazione in maglia bianconera. Ospiti ancora minacciosi al 71’: su imbucata di Ronaldo (in ombra), McKennie impegna severamente Donnarumma. Ed è proprio il neo entrato statunitense a segnare un facile tris dopo la sontuosa giocata di Kulusevski, altro elemento inserito poco prima da Pirlo. Cambi che hanno fatto la differenza e messo in ghiacciaia il risultato. Da lì, infatti, il Milan (stanco e con poche alternative in panchina) alza bandiera bianca.

IL NAPOLI CROLLA IN CASA CON LO SPEZIA 1-2

Il Napoli crolla in casa (alla prima del 2021 al ‘Maradona’) di fronte allo Spezia che, con il prestigioso 1-2, interrompe una serie di tre sconfitte consecutive. I liguri rimontano lo svantaggio e capovolgono la gara quando erano rimasti in dieci per l’espulsione di Ismajli. In classifica, partenopei bloccati a 28 punti, i bianconeri balzano a 14, momentaneamente fuori dalla zona retrocessione. Gattuso preferisce Ospina a Meret, davanti c’è Lozano supportato da Politano, Zielinski e Insigne. Italiano a viso aperto, col tridente Agudelo-Nzola-Farias. Pronti-via e il Napoli va due volte vicino al gol: Insigne non addomestica il prezioso assist di Lozano a porta spalancata; il tiro di Politano, deviato, lambisce il palo. Poi Provedel fa un pasticcio e regala palla a Lozano, assist per Insigne, Ismajli respinge a porta vuota e innesca un batti e ribatti che non premia i partenopei. Dopo l’avvio tambureggiante del Napoli il ritmo cala.

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Lo Spezia prende le misure e limita il gioco dei padroni di casa. Zielinski testa dalla distanza i riflessi di Provedel, stavolta attento. Italiano comincia la ripresa con Gyasi e Pobega (per Agudelo e Deiola). Gattuso attende qualche minuto, poi inserisce Petagna (fuori Politano) per dare peso all’attacco. Il neoentrato ha subito una grandissima occasione, Provedel gli respinge la conclusione da pochi metri. L’appuntamento col gol è solo rinviato: al 58′ Di Lorenzo viene lasciato libero di agire sulla destra e scodella un rasoterra su cui Petagna si avventa in scivolata per la deviazione vincente. Risultato sbloccato e Napoli apparentemente padrone del campo. Ma basta una disattenzione a cambiare l’inerzia. Fabian Ruiz travolge Pobega (in posizione non pericolosa) e manda sul dischetto Nzola (68′) che pareggia. Lo Spezia si fa intraprendente, il Napoli ha un’occasione nitida sull’invenzione di Insigne per Lozano rintuzzato da Marchizza. Il finale si infiamma dal 78′, quando Ismajli riceve il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Gattuso ha già inserito Lobotka ed Elmas (per Zielinski e Bakatoko), Italiano equilibra la squadra con Erlic (il sacrificato è Farias). Data la situazione, l’inatteso capita all’81’: Nzola riesce a indirizzare verso Gyasi che restituisce mettendolo davanti al portiere, esterno sul palo, Pobega irrompe fra i difensori troppo passivi. Llorente (esce Ruiz) è l’ultima carta di Gattuso. La pressione non è costante, Elmas spara in curva l’ultima vera chance.

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