Regeni, appello dei genitori. Fiaccolata Verità

25 gennaio 2018

Piazze tinte in giallo questa sera in Friuli Venezia Giulia a due anni dalla morte di Giulio Regeni. E’ partita dal piazzale antistante le scuole di Fiumicello (Udine), paese natale di Giulio Regeni, la ‘Camminata dei diritti’, la marcia che da il via alle iniziative in programma, per chiedere Verita’ e giustizia per il ricercatore a due anni dalla scomparsa a Il Cairo. Ad aprire il corteo sono stati i bambini del Governo dei giovani del comune di Fiumicello, portando una bandiera arcobaleno. Presente anche la madre di Giulio, Paola Deffendi, con la bandiera gialla riportante la scritta “Verita’ per Giulio Regeni”. Sono tanti i ragazzi e le famiglie che hanno partecipato alla manifestazione, con in una mano la fiaccola gialla, nell’altra un nastro dello stesso colore che rappresenta le liberta’ e i diritti, che ognuno ha conquistato o ricevuto. Come tristemente noto, il 25 gennaio del 2016 si persero le tracce di Giulio Regeni, il dottorando italiano scomparso mentre si trovava al Cairo per le sue ricerche universitarie. Il suo corpo venne ritrovato nove giorni dopo. Nell’anniversario della scomparsa i genitori, Paola e Claudio Regeni, hanno rivolto un appello su Facebook per chiedere verità e giustizia per Giulio.

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“Il nostro calendario mensile ha l’evidenza su tre date principali – hanno dichiarato – il 25, la scomparsa di Giulio, il 3, giorno del ritrovamento del suo corpo, il 14, punto sulla situazione della scorta mediatica. Questo significa che i tutti i cittadini che chiedono con noi verità e giustizia per Giulio, seguono attentamente tutto ciò che succede e tutte le scelte che vengono fatte per arrivare alla verità. Speriamo che a breve si aggiunga a queste tre date quella in cui ci verrà consegnata la verità ‘vera’ e completa sulle responsabilità della barbara uccisione di nostro figlio”. Per il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, il movente legato al suo lavoro, e il ruolo dei Servizi, sono i “punti fermi” da cui far proseguire l’indagine “estremamente difficile” e condotta “tra ostacoli e reticenze”. Nonostante diverse “difficolta’ oggettive, abbiamo raggiunto risultati concreti, dapprima per evitare che le indagini finissero su binari sbagliati (come un’inesistente attivita’ di spionaggio da parte di Giulio, o la responsabilita’ di una banda di criminali comuni) e, successivamente, per fissare alcuni punti fermi nel cui quadro dovranno inserirsi i prossimi approfondimenti sull’omicidio”, ha aggiunto Pignatone. Infine, il legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini ha lanciato un appello: “Siamo in tempo di elezioni. Giulio ha la capacita’ di unire: questa serata, sparsa per tutta Italia, lo dimostra, Giulio non ha colore politico, il suo colore e’ il giallo. Tutte le persone che si candidano mettano nella loro agenda politica la verita’ per Giulio Regeni”.

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