Renzi: nel Def niente tagli né aumenti delle tasse

Renzi: nel Def niente tagli né aumenti delle tasse
7 aprile 2015

di Enzo Marino

Nel Documento di Economia e Finanza “non ci sono tagli e non ci sono aumenti delle tasse. Capisco che non ci siate abituati ma è così: da quando al governo riduzione costante delle tasse”. Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo l’esame preliminare del Def. Renzi ha ricordato le “previsioni di sventura puntualmente smentite” sul taglio dell’Irpef da 80 euro, “con il bonus che è strutturale: chi sta a casa sa perfettamente che gli 80 euro sono una riduzione di tasse e più soldi in tasca”. Nel Def esaminato oggi nel Cdm “non c’è una riduzione delle tasse” ma “la discussione su eventuali ulteriori tagli delle tasse proseguirà con la legge di stabilità: se riusciremo le ridurremo ancora nel 2016”. Poi ha evidenziato: “Sui giornali leggete che tagliamo i servizi, che aumentiamo le tasse, che facciamo una manovra da 10 miliardi: tutte frasi false”. Insomma, “è finito il tempo in cui i politici chiedevano i sacrifici ai cittadini. I cittadini sanno che da questo governo non vengono richieste nuove tasse”.

E ancora. “A settembre-ottobre rifletteremo su dove mettere i soldi che arriveranno dalla spending” e dalla voluntary discolsure: “Sulle clausole di salvaguardia, o per ridurre le tasse, o magari investire su determinate priorità che in quel momento ci sembreranno opportune”. Il presidente del Consiglio ha pure sottolineato che nel Def “siamo stati molto prudenti nelle stime: la voluntary disclosure quanto potrà portare? Qualche miliardo, ma noi abbiamo messo un euro, perchè vogliamo essere prudenti”. Renzi, infine, ha annunciato che “noi abbiamo previsto una crescita dello 0,7% anche se ci sono stime dell’1%”. Ma solo a settembre-ottobre si deciderà dove allocare le risorse che saranno disponibili.

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