Renzi: “Più soldi per contratti della pubblica amministrazione. Puniti i furbi”

Renzi: “Più soldi per contratti della pubblica amministrazione. Puniti i furbi”
28 luglio 2016

Sono cinque i provvedimenti principali emersi dalla riunione odierna del Consiglio dei Ministri. A fare un breve punto, a termine del Cdm, il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha spiegato: “Oggi viene approvata in via definitiva la misura che permette a determinati processi amministrativi, carichi di particolare valore e impatto, di avere una corsia preferenziale nella Pubblica Amministrazione. Secondo punto: la dirigenza sanitari su cui abbiamo messo, anche qui, il sì definitivo: il tema è trasparenza, merito e persone giuste a gestire la sanità, meno chiacchiere e più fatti concreti e mai più la sanità in mano alla politica peggiore”. Gli altri provvedimenti riguardano “la riduzione e semplificazione delle procedure delle autorità portuali – ha aggiunto Renzi – e poi, anche se non è parte della legge Madia, il risarcimento per gli eventi calamitosi e alluvionali: è difficile risarcire e restituire i soldi a chi ha subito una calamità naturale, ma adesso il meccanismo di risarcimento segna un passo in avanti”.

Ultimo punto, i corpi di polizia che da cinque passano a quattro. E’ previsto, in pratica, l’assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di dare unitarieta’ e piu’ forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialita’ agroambientale. Nel nuovo comando viene assicurata la specializzazione attraverso l’impiego del personale del CFS e si punta a risparmi di spesa di circa 100 milioni di euro in 3 anni. Il nuovo comando e’ posto alle dipendenze funzionali del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. “Sembrava impossibile che si potesse semplificare questo paese e invece andiamo sempre più in quella direzione – ha concluso Renzi -. Da 7 anni i lavoratori del comparto pubblico non hanno aumenti di stipendio, ma siamo pronti a discutere con i sindacati e siamo pronti a mettere più denari, più di quelli previsti nell’ultima legge di stabilità, purché sia chiaro che chi lavora male deve essere penalizzato e chi lavora bene non può avere lo stipendio bloccato da 7 anni”.

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