Renzi prepara resa dei conti: Conte sbaglia, ma accetto sfida in Aula. Premier crolla nei sondaggi

Renzi prepara resa dei conti: Conte sbaglia, ma accetto sfida in Aula. Premier crolla nei sondaggi
Matteo Renzi
2 gennaio 2021

Matteo Renzi si prepara alla resa dei conti con Giuseppe Conte. E in un’intervista lancia l’ennesimo avvertimento al premier in vista del confronto in Parlamento il 7 gennaio sul Recovery Plan. “Conte ha detto che verrà in Parlamento. A mio giudizio ha sbagliato a chiudere così la verifica di governo – ha sottolineato Renzi – ma se ha scelto di andare a contarsi in aula accettiamo la sfida. Peraltro lo ha fatto dal pulpito di una conferenza stampa mentre il Senato votava per la prima volta una legge di bilancio il 30 dicembre senza possibilità di cambiarla. Uno scandalo istituzionale”. Se non si troverà un accordo, Italia Viva è pronta a bocciare il piano di Conte ma al Senato mancherebbero i numeri per la fiducia e il governo dovrebbe cercare altri voti.

Ma Renzi non sembra preoccupato: “Se Conte andrà sotto – dice – abbiamo varie soluzioni diverse che potranno essere valutate dal Parlamento e dal Capo dello Stato. Su una eventuale crisi interviene anche il presidente della Camera, Roberto Fico: “Credo serva che tutti i soggetti della maggioranza facciano uno sforzo per scongiurare una crisi che sarebbe incomprensibile e disastrosa”. “L’appello alla responsabilità e allo spirito costruttivo del presidente Mattarella è stato molto significativo. Siamo in un momento storico delicatissimo, cruciale, verso il quale è impensabile approcciarsi coltivando meri interessi di parte. Sarebbe imperdonabile” dice. In campo, anche l’Udc che smentisce l’appoggio dei tre senatori del suo partito (Antonio De Poli, Paola Binetti e Antonio Saccone) al governo. “Ancora una volta ci troviamo costretti a smentire retroscena giornalistici senza fondamento. L`Udc non partecipa al teatrino della politica: non siamo e non saremo mai la stampella di nessuno”, afferma il segretario centrista Lorenzo Cesa.

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Intanto, al premier non lo vuole più nessuno. Gli ultimi sondaggi suonano il de profundis di Giuseppe Conte, l’avvocato del popolo alla guida del governo a trazione Pd-M5s. L’ultimo sigillo arriva dalla rilevazione di AnalisiPolitica pubblicata oggi da Libero. La domanda clou del sondaggio della società di ricerca diretta da Arnaldo Ferrari Nasi è: “In questi giorni ci sono state forte tensioni nella maggioranza che sostiene il governo Conte. Se dovesse cadere l’esecutivo, tra queste possibilità, per l’Italia sarebbe meglio…”. E via quattro ipotesi. Neanche a dirlo, il 32 per cento degli italiani chiede di sciogliere subito le Camere e indire al più presto nuove elezioni “per verificare la volontà dei cittadini”.

Un elettore su cinque (21%) vede bene un nuovo incarico a Giuseppe Conte ma, attenzione, solo per formare un governo ponte con tutti dentro che accompagni il paese alle elezioni. Opzione, spiega Ferrari Nasi, invisa ai simpatizzanti di centrodestra mentre spopola tra i grillini (50%) e convince uno su tre tra gli elettori di Pd e ItaliaViva. Insomma, pure la maggioranza ha mollato il premier e pure di “bimbi di Conte”, in giro, non v’è quasi più traccia: solo il 13 per cento degli intervistati apre a un terzo governo dell’avvocato di Volturara Appula. “Sappiamo già che per 2 italiani su 3 il premier non sa governare e tra coloro che non hanno per nulla fiducia in lui ci sono anche elettori del Pd e dei Cinquestelle”, spiega il sondaggista illustrando la quarta opzione, scelta dal 22 per cento dei mille intervistati. Ovvero quella di un governo guidato da una personalità riconosciuta non politica come Mario Draghi.

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