Renzi si affida a Cantone: sarà l’Anac a gestire gli arbitrati

Renzi si affida a Cantone: sarà l’Anac a gestire gli arbitrati
17 dicembre 2015

E, alla fine, si torna a Cantone. Il presidente dell’Anac è l’uomo del governo per la trasparenza, la legalità e, soprattutto, la credibilità. Per questo, scartata l’ipotesi Consob per evidenti ragioni di opportunità, spetterà al magistrato la “supervisione” sugli arbitrati con i risparmiatori colpiti dagli effetti del decreto “salva banche”. La ragione della scelta l’ha spiegato il premier Matteo Renzi. Sulla questione delle banche “c’è la volontà di massima trasparenza e chiarezza e, se possibile, vorrei che gli arbitrati siano gestiti dall’Anac di Raffaele Cantone, un’autorità terza, autorevole, per la massima trasparenza”. Dunque, un giudice terzo rispetto alle altre due autorità coinvolte Bankitalia e Consob, e, soprattutto, un giudice che per definizione ha la patente di arbitro imparziale. Banca d’Italia, che vigila sugli istituti di credito e sulla stabilità del sistema, ha un ruolo chiave nell’intera operazione di risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, essendo al suo interno istituita l’Autorità di risoluzione.

Via Nazionale ha indicato alla presidenza delle nuove 4 banche Roberto Nicastro e partecipato, come previsto dalla direttiva Ue, a tutte le fasi di lavoro precedenti e successive al decreto approvato dal Cdm e poi confluito nell’emendamento alla legge di stabilità che ha istituito il fondo da 100 mln per i rimborsi. Consob, che controlla trasparenza e correttezza delle comunicazioni al mercato, era stata indicata in un primo momento come candidata principale a vestire i panni dell’arbitro. Poi lo stesso Renzi ha valutato che non fosse la soluzione migliore, perché sarebbe stato incoerente che “un player” della vicenda che ha portato al salvataggio delle banche si ergesse a “giudice” per dirimere controversie. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, comunque, è intervenuto per chiarire la posizione ufficiale del Governo: “Le istituzioni sono solide e forti, il governo ha piena fiducia in Banca d’Italia e in Consob”.

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