Rivoluzione strutture finanziarie, pronti prepensionamenti

8 agosto 2014

Papa Francesco vuole una “Chiesa povera per i poveri”, ma ciò “non significa necessariamente una Chiesa con i forzieri vuoti e certamente non significa una Chiesa sciatta o inefficiente o disposta a farsi derubare”. Un mese dopo la presentazione del “nuovo quadro economico della Santa Sede”, concernente una serie di cambiamenti alle strutture finanziarie, il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’economia, ha illustrato l’importanza di tali riforme e delle sfide per la loro attuazione in un’intervista alla Cns, l’agenzia statunitense Catholic News Service, ampiamente riportata dall’Osservatore Romano.

Il cardinale Pell spiega, in merito ad una prospettata riduzione del personale, che è “possibile” che il nuovo management vaticano offrirà “pacchetti di prepensionamento per coloro che vogliono ricorrervi” ma “non ci sarà nessuna grande purga”. Dopo aver ripetuto che Papa Francesco “sostiene chiaramente” questo progetto, il porporato si sofferma sul maggior equilibrio tra laici ed ecclesiastici realizzato all’interno delle realtà finanziarie e amministrative. E parla del Consiglio per l’economia, “l’ente che fa le politiche” economiche, definendolo “una sorta di senato accademico, che permette di separare i poteri e distribuire le autorità, per cui – precisa – sarebbe impossibile a una sola persona, me incluso, di avere una sorta di controllo dittatoriale”.

Lo stesso può dirsi del rapporto con la Segreteria di Stato, per il quale il cardinale Pell rimanda a una possibile analogia con il sistema di Westminster, dove coesistono le figure del primo ministro e del tesoriere. Il prefetto invita poi a riflettere sul fatto che comunque i soldi non sono il lavoro più importante per la Chiesa. Ma avverte: “Se bisogna aiutare i poveri, dobbiamo avere i mezzi per farlo. E meglio gestiamo le nostre finanze, più opere buone possiamo svolgere”. Tra le novità annunciate dal prefetto, la nomina entro la fine dell’anno di “un uditore indipendente, al quale chiunque possa rivolgersi”.

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