Roma chiama Cuba, Bollani: io e Valdés ci sorprenderemo

28 giugno 2019

Roma chiama Cuba: il 22 luglio alle Terme di Caracalla Stefano Bollani incontrerà la star del jazz cubano Chucho Valdés (6 Grammy Awards e 3 Latin Grammy Awards, figlio del grande pianista Bebo Valdés) in una attesissima serata all’insegna dell’improvvisazione “Piano a Piano”. I due grandi pianisti e compositori si sono già esibiti insieme al Gran Teatro dell’Avana nel giugno 2018: “Quello che è successo già a Cuba è che ci siamo scelti dei brani, Chucho e io, nel pomeriggio senza parlarne prima, ancora una volta per essere sorpresi da quello che accade ed è la stessa cosa che faremo a Caracalla, è un dialogo che avviene davvero in quel momento”, spiega.

“Sarà la prima tappa questo 22 luglio di un tour che inizia a novembre e poi va in giro per l’Europa”, aggiunge. “Improvvisata” anche la location: “Do un grande valore a queste Terme di Caracalla, perché non ci sono mai stato e tutto quello che io non ho ancora visto generalmente mi stimola perché è una novità, quindi non vedo l’ora di andarci e sono molto contento di non esserci mai stato e di non vederlo fino al 21 luglio e di godermi l’impatto, perché quando suono io tendo a non fare nemmeno i sound-check in modo da non conoscere il teatro dove vado e neanche lo strumento, perché così vengo investito dalla novità e mi interessa vedere come reagisco”, rivela. Bollani che vanta già incredibili duetti pianistici, celebre l’album live “Orvieto” con Chick Corea o l’incontro solo nel marzo 2019 con un altro grande pianista cubano, Gonzalo Rubacalba, ha però ancora un sogno nel cassetto:

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“Sto aspettando una clamorosa colonna sonora, sono appassionato di cinema e mi è capitato di lavorare solo di striscio nel mondo del cinema, invece mi piacerebbe piacere l’idea di mettere la musica al servizio di altro, ma soprattutto di farla dialogare con altro”. Di lui, Chucho Valdés, dice: “Stefano Bollani, secondo me, è uno dei grandi artisti che ho conosciuto, come pianista, compositore, è un musicista con molta immaginazione, è un pianista con molta libertà, può andare dove desidera, ha una formazione molto solida e ha una conoscenza molto profonda del piano e in realtà di tutta la musica. E realmente oggi come oggi lo considero fra i più grandi”.

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