Rotondi: “Bene l’alt in Senato sui vitalizi. Da Fico un atto illegittimo”

Rotondi: “Bene l’alt in Senato sui vitalizi. Da Fico un atto illegittimo”
Gianfranco Rotondi
29 giugno 2018

Onorevole Gianfranco Rotondi, l’eterna polemica sui vitalizi…

“E’ in atto una manovra distrattiva. Il Movimento Cinque stelle, braccato di fronte ai propri elettori dalla vicenda Lanzalone (consulente della sindaca Raggi arrestato, ndr), cerca un rilancio con un tema caro al proprio elettorato populista. E, naturalmente, Roberto Fico, invece di comportarsi da uomo delle istituzioni, raccordando con la collega presidente del Senato una soluzione equilibrata e rispettosa della Costituzione, ha fatto una fuga in avanti pur di avere i titoli dei giornali”.

E così si ritrovano i due rami del parlamento come due mondi a sé.

“E’ chiaro. Palazzo Madama si guarderà bene nell’approvare una delibera fatta male e che espone il patrimonio personale. Io sono sempre stato contrario alle riforme punitive della politica. Aggiungo che, personalmente, io sono avvantaggiato da questa delibera. Ho cinquantasette anni di età, e pur essendo ancora in carica, il giorno in cui andrò in pensione, avendo fatto sei legislature, due legislature regionali, e avendo fatto il direttore dei giornali, il ministro che ha una sua autonomia contributiva, e altri ruoli, curiosamente il mio montante contributivo si somma con il paradosso di avere cinquantasette anni di età e cinquantuno anni di contributi. Quindi, per quanto mi riguarda, dovranno calmierarla… Tutto ciò per dire che non parlo per interesse personale”.

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Si fa appello ai diritti acquisiti.

“Sul piano giuridico, innanzitutto, è una cosa barbara quando la politica disciplina il passato. Poi, non parlerei di diritti acquisiti, ma di danno legittimo o no. I diritti acquisiti possono anche essere messi in discussione. Esempio: il vitalizio è proporzionato all’indennità parlamentare. Vogliamo diminuire i vitalizi? Abbassiamo lo stipendio e proporzionalmente riduciamo il vitalizio. Quindi, non ho nulla in contrario se c’è un periodo in cui bisogna tirare la cinghia, va bene. Ma che senso ha fare noi i virtuosi con la pensione degli altri. Noi ci teniamo lo stipendio e a Massimo D’Alema dimezziamo la pensione? Così è semplice persecuzione”.

Da più parti si annunciano valanghe di ricorsi.

“Non solo. Ma i soli che hanno capito cosa rischiano sono i tre membri leghisti dell’Ufficio di presidenza della Camera, in quanto la Lega ha una cultura di governo, quindi capiscono subito dove sta l’insidia. Gli ex parlamentari non hanno minacciato solo il ricorso, ma hanno detto, in sintesi, se ci sarà riconosciuto dal giudice un danno ingiusto, chiederemo i danni non alla Camera, ma a chi ha fatto le specifiche delibere. In altri termini, la responsabilità patrimoniale non sarà della Camera dei deputati, ma singolarmente di questi colleghi che, per realizzare un loro profitto elettorale, stanno compiendo un atto illegittimo e produttivo di un danno ingiusto, di cui i danneggiati si rivarranno su i loro patrimoni con il diritto a fare anche dei sequestri preventivi”.

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Ecco perché il Senato “si guarderà bene nell’approvare la delibera” per dirla con le sue stesse parole.

“Assolutamente sì. Domani, l’onorevole Gargani, potrà chiedere il sequestro di un appartamento romano di un questore della Camera, ritenendo, che in attesa che si decida un suo ricorso su un danno ingiusto, lui vuole cautelarsi facendo in modo che improvvidi spostamenti di proprietà, non rendano indigenti e privi di beni coloro che dovranno rispondere personalmente. lo sottolineo, personalmente. In sostanza, stanno producendo un atto illegittimo che provoca un danno ingiusto a migliaia di famiglie che chiederanno un rimborso ai deputati, no alla Camera, in quanto, quest’ultima, si spoglierà di responsabilità. E questo perché non c’è stato un voto dell’Aula, ma un atto amministrativo di semplici pubblichi ufficiali che ne risponderanno di persona come succede a un sindaco. I Cinquestelle, evidentemente, di fronte al sacro furore della loro ideologia, o non hanno case da rischiare o lo fanno allegramente. Ma bisognerà vedere come si comporteranno gli altri deputati dell’Ufficio di presidenza”.

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