Ruby ter, 8 ragazze indagate chiedono pc e soldi

Ruby ter, 8 ragazze indagate chiedono pc e soldi
2 marzo 2015

Si allunga la lista dei ricorsi al Tribunale del Riesame presentate dalle ragazze indagate nell’inchiesta “Ruby ter”. E’ infatti salito a 8 il numero delle “papi girl” convinte, con questa mossa, di poter ottenere la restituzione del materiale sequestrato dalla Procura di Milano nel blitz del 17 febbraio scorso. Le prime a rivolgersi al Tribunale del Riesame, in ordine di tempo, erano state nelle scorse settimane Aris Espinoza e Iris Berardi: a casa loro, gli uomini della polizia giudiziaria inviati dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio avevano trovato (e sequestrato) diverse somme di denaro (circa 7 mila euro ciascuna), cellulari, tablet, pc, chiavette Usb. Materiale che è attualmente al vaglio degli inquirenti e che le due ragazze vogliono indietro.
In altre 6 hanno ora deciso di percorrere la stessa strada: Francesca Cipriani (gli inquirenti le hanno sequestrato una somma 45 mila euro, divisa in bancanote da 500 euro), Alessadra Sorcinelli (che vive a Bernareggio in un villa del valore di 1 mln di euro), le gemelle Imma e Eleonora De Vivo, Myriam Loddo, Raissa Skorkina. Somme di denaro e altre utilità che, secondo l’ipotesi accusatoria, Silvio Berlusconi avrebbe volutamente messo a disposizione delle ragazze chiamate a testimoniare nei processi Ruby e Ruby bis per “comprare” il loro silenzio sul “sistema prostitutivo” che – come confermato da 4 diverse sentenze emesse da 4 diversi Tribunali in due diversi gradi di giudizio – era il filo conduttore delle “cene eleganti” di Arcore.

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