Sala torna a fare il sindaco di Milano. E punta dito sulla magistratura: “Stupito per la mancata comunicazione”

Sala torna a fare il sindaco di Milano. E punta dito sulla magistratura: “Stupito per la mancata comunicazione”
20 dicembre 2016

Giuseppe Sala torna a fare il sindaco di Milano. “Le verifiche svolte dai miei legali in queste intense giornate hanno chiarito sufficientemente il merito dell’indagine e l’inesistenza di altri capi di imputazione”, spiega il primo cittadino nella lunga lettera ai milanesi, in cui annuncia il ritorno al suo incarico di sindaco di Milano, dopo il congelamento in seguito all’iscrizione nel registro degli indagati per falso nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per la piastra di Expo. “Torno a fare il sindaco, certo della mia innocenza verso un’accusa che non costituisce un condizionamento della mia attivita’”, aggiunge.  Giuseppe Sala non nega di aver fiducia nella magistratura ma ribadisce il suo “stupore” nell’aver appreso dalla stampa la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra di Expo. “Cari concittadini, mi sono dovuto assentare per qualche giorno dal lavoro. Lasciate che vi spieghi il perche'”, scrive nella lunga lettera ai milanesi, pubblicata su Facebook. “Nella serata di giovedi’ scorso ho appreso da numerose fonti giornalistiche, prima in modo confuso e poi in forma piu’ chiara, di essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura Generale di Milano, che ha ritenuto di dover ulteriormente indagare su fatti gia’ oggetto di anni di inchieste della Procura della Repubblica e per i quali era stata gia’ formulata richiesta di archiviazione. Fatti che riguardano la piu’ importante gara d’appalto di Expo 2015, quella della cosiddetta ‘piastra’”, ricostruice.

NESSUNA INFORMAZIONE “Nessuna comunicazione ufficiale mi era stata fatta al riguardo, nessun avviso di garanzia mi era stato notificato, non avevo nessuna informazione in merito alle ipotesi accusatorie”. “A fronte di questa situazione, avrei potuto limitarmi a una risposta ‘normale’, e forse anche un po’ scontata, di ‘fiducia nell’operato della magistratura’ – sostiene -.. Ma io non credo che le cose si debbano sempre risolvere cosi’. Ho fiducia nella magistratura, certo. Ma non posso negare il mio stupore nell’aver appreso la notizia dalla stampa. Mi direte, non e’ certo la prima volta. Vero, cio’ nondimeno dobbiamo tutti insieme fare uno sforzo per non considerare la cosa ‘normale’. Non lo e’ se riguarda un cittadino e non lo e’ se riguarda il sindaco di Milano, con le responsabilita’ che porta verso la collettivita’”. “Ho scelto una via diversa, irrituale – rivendica -. Ho deciso di autosospendermi poiche’ su un punto non si puo’ transigere: un professionista, un uomo d’azienda e, tanto piu’, un amministratore pubblico hanno nell’integrita’ morale l’elemento insostituibile della propria credibilita’. Ne va della dignita’ personale e della concreta possibilita’ di agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

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GRAZIE AI CITTADINI “Io non ho alcun motivo di polemizzare con la magistratura, di cui rispetto il lavoro, tanto essenziale nel funzionamento di un sistema democratico – puntualizza -. Ne’ ho motivo di lamentarmi per le inchieste che riguardano Expo 2015: lo sforzo di trasparenza che e’ stato compiuto ha aiutato la credibilita’ internazionale dell’evento. So di aver agito sempre nell’unico interesse di portare Expo 2015 al successo, con tutte le opere pronte il giorno dell’inaugurazione. Come so perfettamente di non aver mai goduto di nulla che non fosse il mio regolare stipendio e di non aver mai utilizzato i miei poteri per favorire qualcuno”.  “Ho apprezzato la disponibilita’ della Procura Generale – continua -. Vorrei inoltre ringraziare i circa 400 sindaci che hanno firmato l’appello di questi giorni: si tratta non solo di una dimostrazione di stima e di vicinanza nei miei confronti, ma anche di una lucida esposizione delle condizioni necessarie perche’ un amministratore possa svolgere bene il suo compito a favore dei cittadini. Ma vorrei soprattutto dire grazie ai tanti cittadini milanesi (e non solo) che hanno dimostrato di comprendere il mio gesto cogliendone senso e significato. Milano ha il dovere di condurre la ripresa del nostro Paese anche attraverso la conferma di un modello amministrativo che mette al centro del suo operato trasparenza e legalita’”.

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