Salari in crescita nel 2018 (2,6%)

Salari in crescita nel 2018 (2,6%)
15 gennaio 2018

Nel 2018 la crescita delle retribuzioni dei lavoratori italiani dovrebbe attestarsi intorno al 2,7% per dirigenti, quadri ed impiegati e al 2,6% per gli operai. È quanto emerge dall`Osservatorio Annuale di Willis Towers Watson sulle retribuzioni, giunto quest`anno alla 21esima edizione. La stima segue un 2017 definito “positivo” in cui il potere d’acquisto è cresciuto dell’1,3% grazie ad una crescita delle retribuzioni del 2,5% e ad un`inflazione pari all`1,2%. A livello settoriale, quest’anno il settore dei media dovrebbe registrare il tasso di crescita più alto, sfiorando il 3% (2,9%), mentre i servizi finanziari lasciano prevedere un tasso di crescita più contenuto, pari al 2,3% (ma a fronte di un 2,8% nel 2017). Edoardo Cesarini, Managing Director di Willis Towers Watson, commenta: “Per il 2018 prevediamo un aumento delle retribuzioni in termini reali a tutti i livelli, in particolar modo per dirigenti e quadri. Un trend che conferma un`effettiva ripresa dell`economia del Paese, e, se confermato, porterà un effettivo miglioramento del potere contrattuale”. La retribuzione media dei direttori quest’anno si attesta a quota 138mila euro lordi di RAL (retribuzione annua lorda) con il settore financial services che spicca rispetto a tutti gli altri arrivando a 150mila euro. Seguono da vicino i top manager del settore farmaceutico, con una media di 149mila euro e quelli dei media con 139mila, mentre gli altri sono sotto la media, con i direttori delle aziende che si occupano di energy che mediamente portano a casa 135mila euro, quelli del retail che si fermano a 125mila euro, con l’hi-tech in coda a 120mila.

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“I direttori del settore finanziario – precisa Rodolfo Monni, Responsabile delle Indagini Retributive – beneficiano di una struttura retributiva, che negli ultimi anni può aver subito dei limiti per quel che concerne la componente fissa, ma hanno una componente variabile legata ai risultati che può pesare di un`ulteriore 50%, con la conseguenza che i top manager di banche e assicurazioni guadagnano il 20% in più rispetto alla media del mercato”. In coda ci sono i direttori del comparto retail che in media nel 2017 hanno incassato 125mila euro, il 25% in meno della media degli omologhi. Un risultato che trova spiegazione nei margini ristretti che caratterizzano da sempre il settore e che si riflettono di conseguenza sui livelli retributivi. Confrontando i livelli della retribuzione base annua di uomini e donne, lo studio evidenzia come il differenziale medio si attesti intorno al 5%. Ma se le differenze sono quasi nulle al momento dell`ingresso in azienda per il personale neo-laureato, queste crescono al 5-6% per la fascia degli impiegati direttivi, dei quadri e dei manager di prima fascia. Per poi arrivare al 10% per i ruoli più importati dell`organigramma aziendale. Nelle aziende l`85% dei ruoli di top management sono coperti da uomini e solo il 15% da donne.

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