Scontro senza precedenti tra Trump e Musk: impeachment, contratti governativi e l’accusa shock sui file Epstein
Donal Trump e Elon Musk
La rottura tra Donald Trump, il controverso presidente degli Stati Uniti, e Elon Musk, il visionario fondatore di Tesla e SpaceX, ha scatenato una delle dispute più clamorose della storia recente. Da alleati a nemici dichiarati, i due leader si sono lanciati in un acceso scontro mediatico che ha coinvolto accuse personali, minacce economiche e persino implicazioni politiche di vasta portata.
Questo conflitto non riguarda solo le loro divergenze sulla legge di bilancio voluta da Trump, ma rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’economia americana, della tecnologia e della politica. L’escalation, sviluppatasi principalmente sui social media, ha avuto conseguenze immediate e tangibili: crolli azionari, tensioni diplomatiche e una crescente polarizzazione all’interno del Paese. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le origini dello scontro, le sue implicazioni e i possibili scenari futuri.
La scintilla: la legge di bilancio e il mandato sui veicoli elettrici
Tutto è iniziato con la legge di bilancio approvata dall’amministrazione Trump, un provvedimento che, secondo Musk, “manderà in bancarotta l’America”. Il patron di Tesla ha criticato duramente l’eliminazione del mandato sui veicoli elettrici (EV), una decisione che penalizza direttamente la sua azienda e l’intera industria automobilistica sostenibile. Per Musk, questa mossa rappresenta un colpo mortale al progresso tecnologico e ambientale, oltre che un tradimento delle promesse fatte durante la sua collaborazione con l’amministrazione Trump.
Trump, dal canto suo, ha respinto le accuse, affermando che Musk era perfettamente a conoscenza dei dettagli del disegno di legge fin dall’inizio. “Conosceva i meccanismi interni meglio di quasi chiunque altro”, ha dichiarato il presidente durante un incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Tuttavia, Musk ha prontamente replicato su X (ex Twitter): “Questa proposta di legge non mi è mai stata mostrata nemmeno una volta ed è stata approvata nel cuore della notte, così velocemente che quasi nessuno al Congresso è riuscito a leggerla!”.
Le parole di Musk hanno alimentato l’indignazione pubblica, sollevando dubbi sul processo legislativo e sulle priorità dell’amministrazione Trump. Per molti osservatori, questa disputa va ben oltre la legge di bilancio: rappresenta uno scontro ideologico tra il modello economico tradizionale di Trump e la visione futuristica di Musk.
L’escalation: accuse personalizzate e minacce economiche
La disputa si è rapidamente trasformata in uno scontro frontale, con entrambi i protagonisti che hanno utilizzato i propri social network per lanciare attacchi personali e politici. Musk ha accusato Trump di essere presente nei file di Jeffrey Epstein, il finanziere morto suicida in carcere nel 2019 con l’accusa di traffico sessuale di minori. “Donald Trump è nei file di Epstein. Questa è la vera ragione per cui non li hanno mai resi pubblici”, ha scritto il patron di Tesla, aggiungendo: “Segnatevi questo post per il futuro. La verità verrà fuori”. Queste dichiarazioni hanno scatenato un putiferio mediatico, con milioni di utenti che hanno commentato e condiviso il post di Musk.
L’avvocato David Schoen, che aveva rappresentato Epstein negli ultimi giorni della sua vita, ha cercato di placare le speculazioni, affermando che il finanziere non aveva informazioni dannose su Trump. Tuttavia, le accuse di Musk hanno continuato a circolare, alimentando ulteriormente la polemica. Trump, visibilmente irritato, ha risposto duramente minacciando di revocare i finanziamenti governativi alle società guidate da Musk, inclusa SpaceX. “Il modo più semplice per risparmiare miliardi e miliardi di dollari nel nostro bilancio è porre fine ai sussidi e ai contratti governativi di Elon”, ha scritto il presidente su Truth, il suo social network.
Inoltre, ha definito Musk “impazzito” e ha ribadito che la legge di bilancio è “il maggior taglio delle tasse nella storia del nostro Paese”. Musk ha subito reagito, annunciando su X che SpaceX avrebbe iniziato immediatamente a disattivare la capsula spaziale Dragon, essenziale per le missioni della NASA. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità dei programmi spaziali statunitensi e ha messo sotto pressione l’amministrazione Trump.
False, this bill was never shown to me even once and was passed in the dead of night so fast that almost no one in Congress could even read it! https://t.co/V4ztekqd4g
— Elon Musk (@elonmusk) June 5, 2025
Le conseguenze economiche: il crollo di Tesla e Trump media
La guerra a distanza tra Trump e Musk ha avuto ripercussioni immediate sui mercati finanziari. Le azioni Tesla hanno registrato un crollo del 14% in un solo giorno, perdendo circa 150 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, il calo più grande nella storia della società. Anche Trump Media, la società che gestisce Truth, ha subito un calo dell’8%.
Gli analisti attribuiscono il crollo delle azioni Tesla alla perdita di fiducia degli investitori, spaventati dalle tensioni tra Musk e il governo americano. Allo stesso tempo, il calo di Trump Media riflette le crescenti preoccupazioni sulle conseguenze politiche dello scontro. Secondo alcuni esperti, questa situazione potrebbe avere effetti duraturi sull’economia americana, soprattutto se il conflitto dovesse intensificarsi.
L’impeachment e la politica: Musk sfida Trump
In un’ulteriore escalation, Musk ha espresso apertamente il suo sostegno all’impeachment di Trump, condividendo un post che chiedeva la rimozione del presidente e la sua sostituzione con il vicepresidente JD Vance. Ha poi aggiunto che i dazi imposti da Trump causeranno una recessione nella seconda metà del 2025. Trump, dal canto suo, ha accusato Musk di ingratitudine, ricordando che “senza di me, avrebbe perso le elezioni”. Musk ha respinto l’accusa, ribadendo il proprio ruolo cruciale nell’elezione di Trump e criticando aspramente la sua leadership.
Per molti osservatori, questa fase rappresenta un punto di non ritorno. Musk sta sfidando apertamente il sistema bipartitico americano, lanciando un sondaggio su X per chiedere la creazione di un nuovo partito politico che rappresenti “l’80% delle persone al centro”. Questa mossa potrebbe avere implicazioni profonde per il futuro della politica americana, aprendo la strada a nuove alleanze e divisioni.
Lo staff della Casa Bianca cerca la pace
Nonostante l’escalation, il sito Politico ha riferito che lo staff della Casa Bianca starebbe pianificando una telefonata tra Trump e Musk per tentare di riconciliare i due. Tuttavia, vista l’intensità degli attacchi scambiati, resta da vedere se sarà possibile sanare la frattura. Alcuni analisti ritengono che questa disputa sia ormai troppo personale e ideologica per essere risolta con una semplice conversazione.
Lo scontro tra Trump e Musk è molto più di una semplice disputa personale. Si tratta di un conflitto che coinvolge economia, politica e tecnologia, con implicazioni globali. Da una parte, abbiamo Trump, il campione del nazionalismo economico e del conservatorismo tradizionale; dall’altra, Musk, il visionario che guarda al futuro con un approccio innovativo e globale. Qualunque sia l’esito di questa battaglia, una cosa è certa: il mondo sta assistendo a un cambiamento epocale. La guerra Trump-Musk potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, in cui le dinamiche del potere saranno ridefinite e le regole del gioco politico ed economico completamente riscritte.