Secondo giorno vertice Ue, approvato documento su energia per mitigare i prezzi

Secondo giorno vertice Ue, approvato documento su energia per mitigare i prezzi
22 ottobre 2021

La discussione fra i capi di Stato e di governo è ricominciata oggi a Bruxelles, per il secondo giorno del vertice Ue, con un discorso di commiato del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al premier svedese Stefan Lofven, entrambi a fine mandato. Nei 16 anni del suo cancellierato Merkel ha partecipato a 107 vertici Ue, influenzando fortemente le decisioni che sono state prese dai leader e dalle istituzioni europee. Quanto a Lofven è stato membro del Consiglio europeo negli ultimi sette anni, essendo stato dall’ottobre 2014 alla guida del governo svedese, e poi sfiduciato dal Parlamento a giugno.

Ieri, si è conclusa la prima giornata del Consiglio europeo in corso a Bruxelles, dopo la cena di lavoro dei leader dedicata alla discussione strategica sul commercio internazionale. I capi di Stato e di governo hanno approvato le conclusioni sul tema della risposta da dare ai rincari dei prezzi dell’energia. Il Consiglio europeo considera come “misure utili” quelle che la Commissione ha proposto con il suo “toolbox”, ovvero la lista di provvedimenti che possono essere presi dagli Stati membri nel breve termine per mitigare gli effetti dei rincari su imprese e famiglie vulnerabili, e di misure a livello europeo prospettate per il medio-lungo termine.

Il Consiglio europeo invita poi la Commissione “a studiare il funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità, così come il mercato Ets (la borsa europea dei permessi di emissioni di CO2, ndr) con l’aiuto dell’Esma”, l’Autorità europea per i mercati e i prodotti finanziari. In seguito, la Commissione “valuterà se il comportamento di alcuni operatori di mercato richieda una ulteriore azione regolatoria”. Questo punto risponde, in particolare, alle preoccupazioni di alcuni Stati membri secondo cui l’impennata dei prezzi potrebbe essere causata da speculazioni degli operatori di mercato.

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Gli Stati membri e la Commissione sono invitati a fare “il miglior uso possibile, urgentemente del ‘toolbox’, per alleviare nel breve termine” l’impatto dei rincari “sui consumatori più vulnerabili e per sostenere le imprese europee, tenendo conto della diversità e specificità di ciascuna situazione nazionale”. La Commissione e il Consiglio Ue (ovvero i ministri dell’energia) sono sollecitati “a considerare misure di medio è lungo termine che contribuirebbero a determinare un prezzo accessibile dell’energia per le famiglie e le imprese, che aumenti la resilienza del sistema energetico dell’Ue e del suo mercato interno dell’energia, che fornisca sicurezza degli approvvigionamenti e sostenga la transizione verso la neutralità climatica”, e questo sempre “tenendo conto della diversità e specificità della situazione in ciascuno Stato membro”.

Il Consiglio europeo rivolge anche un invito alla Banca europea degli investimenti (Bei) affinché studi “come velocizzare gli investimenti nella transizione energetica mirando a ridurre i rischi futuri di perturbazione del mercato e a realizzare le ambizioni di connettività globale dell’Europa”. La riunione straordinaria del Consiglio Ue dell’Energia, convocata per il 26 ottobre a Lussemburgo, “porterà avanti questo lavoro immediatamente”, mentre il Consiglio europeo “continuerà a monitorare la situazione e tornerà a occuparsene alla sua riunione di dicembre”, si legge infine nelle conclusioni.

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