Sicilia, 5 milioni contro la povertà alimentare: “Una priorità assoluta del governo”

Cinque milioni di euro per combattere l’emergenza alimentare in Sicilia. La Regione ha approvato il rifinanziamento della legge sulla povertà con un intervento massiccio destinato agli enti del terzo settore che operano sul territorio.

da sx – Il responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

Una misura che ha ottenuto il via libera dall’Assemblea regionale siciliana nell’ambito della manovra bis e che punta a dare risposte concrete a una delle emergenze sociali più acute dell’isola.

“Abbiamo rispettato la parola data”

“L’approvazione di questa misura era una priorità assoluta per questo governo”

Ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data. L’abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione”.

Il governatore ha annunciato che “a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività”, specificando di aver “chiesto di accelerare l’iter burocratico” per velocizzare i tempi di erogazione.

I fondi della legge 16/2021

Le risorse andranno a finanziare la prima linea di azione della legge regionale 16/2021 “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, quella dedicata all’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare.

Potranno accedere ai fondi, attraverso procedura pubblica, gli enti del terzo settore attivi in Sicilia da almeno dieci anni e già operanti nella distribuzione alimentare nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). Il contributo regionale sosterrà sia l’erogazione diretta di pasti e generi alimentari sia l’organizzazione e gestione di reti di raccolta e redistribuzione di derrate.

“La seconda regione più povera d’Europa”

I numeri della povertà siciliana sono drammatici. “In Sicilia il rischio povertà interessa il 38% della popolazione, siamo la seconda regione più povera d’Europa”, ha sottolineato Emiliano Abramo, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia. “Occorre aiutare con risorse e strumenti adatti chi già opera nell’Isola”, ha aggiunto Abramo.

I risultati del precedente finanziamento parlano chiaro: “È stato possibile erogare circa un milione di pasti caldi in tutta l’Isola e raggiungere un totale di 30mila persone“, ha spiegato Abramo, aggiungendo che “oggi scriviamo una pagina di buona politica, che dà fiducia e speranza a tanti siciliani”.

Altri interventi in arrivo a luglio

Schifani ha anticipato ulteriori stanziamenti per gli altri due punti previsti dalla legge regionale: “Interverremo a luglio, in sede di variazione di bilancio”, ha garantito il presidente, riferendosi agli interventi per l’accoglienza e ricovero di indigenti e alle attività di promozione sociale ed educativa. “Lo stanziamento economico deve essere ancora quantificato”, ha precisato.

“Non è un contributo simbolico”

Il deputato Nicola D’Agostino, primo firmatario della legge 16/2021, ha commentato l’iniziativa sottolineando come “il governo regionale ha capito lo spirito della legge e attraverso l’impulso del presidente Schifani ha permesso che la norma venisse rifinanziata”.

“Un contributo che non è simbolico e non ha la logica di dare una risposta estetica a un bisogno marginale, ma dà un riscontro concreto a un bisogno purtroppo crescente negli ultimi anni”

Ha precisato D’Agostino, “come testimoniano le tante associazioni del terzo settore coinvolte e operanti sul territorio”.

L’alleanza tra istituzioni e terzo settore

L’intervento rappresenta un modello di collaborazione tra pubblico e privato sociale. Come ha evidenziato Abramo, “questa legge sancisce un’alleanza tra le tante associazioni che operano ogni giorno sul territorio e le istituzioni regionali”, definendola “una risposta intelligente a un problema concreto”.

La misura ha trovato il consenso trasversale di tutte le forze politiche, a testimonianza dell’urgenza dell’intervento in una regione dove l’emergenza sociale tocca oltre un terzo della popolazione. Un segnale concreto per migliaia di siciliani che vivono in condizioni di disagio e per le associazioni che quotidianamente si battono in prima linea contro povertà ed esclusione sociale.