Sicilia, Finanziaria a passo di lumaca. Approvati mutuo, risorse alle ex Province e proroga precari. Crocetta ‘grande’ assente

Sicilia, Finanziaria a passo di lumaca. Approvati mutuo, risorse alle ex Province e proroga precari. Crocetta ‘grande’ assente
30 aprile 2015

Tra contestazioni e bagarre pochi minuti prima della mezzanotte cala il sipario sulla prima seduta all’Ars sull’esame della Finanziaria. Mutuo, risorse alle ex Province, proroga ai precari le principali norme approvate. ‘Grande’ assente, il presidente della Regione Rosario Crocetta, in barba a opposizione e maggioranza. E anche al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ieri, ne aveva chiesto espressamente la presenza. E così il governatore con una nota inviata ad Ardizzone ha fatto sapere che “a seguito di una convocazione urgente a Roma da parte del presidente del Consiglio dei ministri” non puo’ partecipare ai lavori dell’Aula. Si ribella Sala d’Ercole. Ma entriamo nei dettagli dei provvedimenti approvati. Via libera, come detto, a un nuovo mutuo da 145 milioni, tranne 30 milioni vincolati per le strade secondarie siciliane e vengono affidati alle ex Province; 19 milioni per gli stipendi dei dipendenti degli enti provinciali. Ok alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, circa 674 milioni che verranno utilizzate per coprire la spesa corrente.

Inequivocabile in aula l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il quale più volte ha sottolineato che non ci sono soldi in bilancio, circa 20 milioni di euro, che servirebbero per le riforme e il finanziamento di alcuni settori strategici inserite in finanziaria. Sul fronte del reperimento delle risorse, Baccei ha spiegato che “ci sono diverse partite aperte con lo Stato: secondo la nostra interpretazione otterremo circa 230 milioni dai ricorsi non ritirati e ormai scaduti sui quali siamo stati favoriti da una sentenza della Corte costituzionale, per gli anni 2012 e 2013. Con la Cassa depositi e prestiti sono gia’ iniziati gli atti per congelare i 150 milioni delle rate del mutuo. Abbiamo la ragionevolissima certezza di chiudere questo accordo. Sono parecchi i tavoli dove pensiamo di portare a casa molte risorse”. Passa anche la norma che autorizza, tra l’incremento del fondo per i circa 24.000 precari degli enti locali e altre voci, complessivamente una spesa di 292 milioni. Assicurata la copertura finanziaria all’emendamento che proroga fino al 2016 il periodo per avviare la stabilizzazione dei 6000 Asu, abolendo cosi’ il limite prima previsto per il 2015. Rimpinguato con 250.000 euro il fondo per i disoccupati. Con un voto contestato e’ stata stoppata a sorpresa l’assunzione degli ex Coinres nelle nuove societa’ d’ambito per i rifiuti. Ok ai fondi per le autolinee. Soppresso l’articolo 11, attraverso l’approvazione di un emendamento delle opposizioni M5s, Ncd, Mpa. L’articolo stanziava un milione e seicento mila euro per favorire le unioni di Comuni. La somma era considerata a titolo di compartecipazione regionale ai trasferimenti statali per gli anni finanziari 2014-2015.

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Via libera anche all’articolo 13 sulle procedure di conciliazione della Regione, agli articoli 17 sul funzionamento della Conferenza Regione-Autonomie locali e 18 sulla spesa sanitaria. Accantonato l’articolo 19, per “mancanza di copertura finanziaria”, che stanziava mezzo milione per l’equiparazione degli inoccupati ai disoccupati ai fini dell’esenzione dal ticket. Accantonati anche il 20 e il 21, mentre passa il 22 che assegna 5,6 milioni alla Resais, 138 mila euro all’Istituto vite e vino, 738 mila per il personale Irsap e 1,8 milioni per gli Ersu. Ok al 23: 4,5 milioni per la manutenzione del territorio. Stessa sorte per il successivo che stanzia 24,3 milioni agli enti per misure di sostegno ai minori, anche immigrati. Cosi’ anche per gli 11,5 milioni per le comunita’ alloggio per i disabili psichici, 10 milioni pe ri consorzi di bonifica e 44,5 milioni per i servizi delle societa’ partecipate; 315.000 euro per i trasporti con le isole minori. E i beni immobili entrano nel Conto del patrimonio della Regione. Si ripartira’ oggi dall’articolo 6 che stabilisce in 356,5 milioni le assegnazione ai Comuni (115 milioni per il Fondo investimenti); fissati anche i criteri di attribuzione e premialita’. L’esame della manovra procede a passo lento, con i suoi 102 articoli. E se si pensa che finora l’Aula ha dato il via libera a meno di un terzo del testo, e che oggi dovrà essere approvato per intero, la giornata si profila più che in salita. Si riprenderà alle 11.

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