Sicilia ‘sfrattata’ dalla crisi, dramma casa per 10.000 famiglie

Sicilia ‘sfrattata’ dalla crisi, dramma casa per 10.000 famiglie
30 maggio 2016

Resta alto in Sicilia il disagio abitativo. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, nell’Isola nel 2015 sono stati emessi 2.952 sfratti e 7.900 richieste di esecuzione, mentre sono stati 1.845 gli sfratti eseguiti. In linea col resto del paese si registra una leggera flessione rispetto al 2014 (- 4,4% sugli sfratti eseguiti) – ma non tale da segnare una inversione di tendenza. Si calcola che nell’Isola subisce uno sfratto una famiglia su 686. Secondo Sunia e Cgil “il quadro che emerge descrive una situazione di notevole gravita’ se si pensa che circa 8.000 famiglie hanno uno sfratto gia’ convalidato, probabilmente gia’ eseguito, a cui si aggiungono le 1.845 famiglie che sono state gia’ sfrattate”. Il 50% degli sfratti e’ dovuto a morosita’ incolpevole, legata al venir meno della capacita’ di reddito del capo famiglia per la perdita del lavoro o per altre gravi cause. La citta’ in maggiore sofferenza e’ Messina dove le richieste di esecuzione sono state del 157,69% in piu’ rispetto al 2014 e si e’ registato un +145,90% per quanto riguarda gli sfratti eseguiti tramite l’ufficiale giudiziario.

Aumenti si sono registrato anche a Siracusa. “Questo dati- osservano Mimma Argurio, della segreteria regionale della Cgil e Giusy Milazzo, segretario generale del Sunia, sindacato degli inquilini – confermano che la crisi abitativa sta interessando non solo le grandi citta’ ma anche quelle piccole e medie tradizionalmente meno esposte al disagio abitativo”. Cgil e Sunia rilevano che i dati del ministero sono parziali per Catania e Palermo e dicono che a Palermo sono stati eseguiti circa 2. 000 sfratti nel 2015 e ne sono stati emessi 1520. A Catania gli sfratti eseguiti sono 3816. Cgil e Sunia hanno fatto un bilancio degli ultimi 10 anni per rilevare che “le richieste di esecuzione in Sicilia sono aumentate del 57% passando dalle 5.040 del 2005 alle 7900 del 2015. E denunciamo che di fronte a questa situazione, “le misure attivate in Sicilia per mitigare il gravissimo disagio abitativo sono quasi del tutto inesistenti. Sia la Regione sia i Comuni – affermano Milazzo e Argurio- continuano a sottovalutare un problema sociale che ha ormai raggiunto soglie molto preoccupanti e che perdura nel tempo. Servono a livello regionale interventi strutturali come l’aumento dell’offerta di edilizia sociale nell’ambito di una seria riforma dell’attuale gestione del patrimonio pubblico abitativo. Serve a livello nazionale un efficace Piano casa”.

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