Terremoto, Slow Food lancia l’amatriciana solidale per la ricostruzione

Terremoto, Slow Food lancia l’amatriciana solidale per la ricostruzione
25 agosto 2016

Inserire nei menù per almeno un anno la pasta all’amatriciana, piatto simbolo della città colpita dal terremoto. E’ l’appello lanciato da Slow Food ai ristoratori di tutto il mondo dopo il terribile sisma che ha colpito il Centro Italia. Per ogni amatriciana consumata verranno devoluti due euro per la ricostruzione, uno donato dal ristoratore, uno dal cliente. I fondi raccolti grazie alla campagna di solidarietà, denominata “Un futuro per Amatrice”, saranno poi direttamente versati al Comune di Amatrice. “In tutto il mondo attraverso questo piatto simbolo della storia gastronomica di Amatrice -ha spiegato Carlo Petrini, presidente di Terra Madre e Slow Food- speriamo di poter diffondere anche i valori di solidarietà e condivisione propri della cultura contadina da cui nasce”.

“Aderiamo alle iniziative spontanee nate in queste ore in Italia e -ha sottolineato Petrini- rilanciamo, chiamando in causa i ristoratori di tutto il mondo per un anno intero. Speriamo in questo modo -ha affermato- che l’attenzione non svanisca e vada oltre l’onda emotiva del momento: superiamo l’emergenza e iniziamo già da oggi la ricostruzione. Chi ha vissuto questo dramma -ha concluso il presidente di Terra Madre e Slow Food- deve poter ritrovare la normalità il prima possibile, i fondi destinati devono essere durevoli e la raccolta costante”. Intanto, nell’immediato, l’invito è di scegliere i prodotti alimentari e agricoli che arrivano dalle aree colpite per sostenere l’economia locale. La rete internazionale di Slow Food si è già messa all’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere quante più adesioni possibili.

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