Grande operazione delle forze di sicurezza belghe che hanno sgominato una rete di jihadisti che dal Belgio preparava nuovi terroristi da mandare in Siria. Sono stati 10 gli arresti e nove le perquisizioni effettuate questa mattina in diversi comuni della regione di Bruxelles, Molenbeek-Saint-Jean, Koekelberg, Schaerbeek e Etterbeek su richiesta di un giudice istruttore di Liegi, specializzato in casi di terrorismo, nel quadro di un dossier della procura federale non legato alle indagini sugli attentati di Parigi. Lo riferiscono i media belgi, precisando che il caso rientra nel quadro di un’inchiesta relativa ad una rete di reclutamento legata allo Stato Islamico che ha permesso di stabilire che diverse persone si sarebbero recate in Siria per entrare a far parte dell’Isis. I dieci sospetti arrestati verranno ascoltati dalla divisione antiterrorismo della polizia giudiziaria federale di Liegi. Il giudice istruttore deciderà in giornata se decidere per la carcerazione preventiva. Durante le incursioni la polizia ha sequestrato materiale informatico e telefoni cellulari, che ora sono al vaglio degli inquirenti. L’azione di polizia, si legge nella nota, ha aiutato “a stabilire il fatto che diverse persone sono probabilmente andate in Siria per unirsi Stato islamico”. Solo qualche giorno fa, dalla conferenza di Monaco, il premier francese Valls ha lanciato l’allarme di possibili altri grandi attentati terroristici. Il premier ha sottolineato che “esiste questa fascinazione ideologica, ci sono migliaia di estremisti in Francia, anche tante donne”, ha spiegato. Parole che riportano alla mente gli attacchi a Parigi del 13 novembre scorso, quando solo l’attentato alla sala concerti Bataclan, nell’XI arrondissement,uccise 118 persone.
