Spada sara’ trasferito nel carcere alta sicurezza Udine

Spada sara’ trasferito nel carcere alta sicurezza Udine
Roberto Spada
16 novembre 2017

Roberto Spada sara’ trasferito nel carcere di Tolmezzo (Udine) nella sezione di alta sicurezza. La decisione e’ della Direzione generale detenuti e trattamento – Ufficio V – del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Spada e’ detenuto a Regina Coeli da giovedi’ scorso per aver aggredito il giornalista del programma Rai “Nemo-Nessuno Escluso”, Daniele Piervincenzi, e il film maker Edoardo Anselmi. Indagato per i reati di lesioni e violenza privata aggravati dai futili motivi e dal metodo mafioso, Spada sara’ recluso nella sezione “alta sicurezza 3”. Circuito cui sono assegnati, tra gli altri, i detenuti per associazione mafiosa o per delitti aggravati dal metodo mafioso o per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Nel provvedimento, la Direzione generale detenuti e trattamento dispone, “in considerazione dell’elevata pericolosita’ del soggetto”, “l’adozione delle misure idonee ad impedire tentativi di evasione, anche mediante complicita’ esterne, nonche’ qualsiasi altro atto che possa compromettere l’incolumita’ del detenuto e della scorta stessa oppure il corretto svolgimento della traduzione”. Analoghe disposizioni sono state impartite dal Dap alla Direzione di destinazione, segnalando che la Procura di Roma “ha comunicato che si tratta di soggetto inserito in un contesto di criminalita’ organizzata attiva sul territorio laziale”.

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“Al momento dell’ingresso in istituto – si legge -, sara’ effettuata un’accuratissima perquisizione personale del detenuto, dei suoi effetti di vestiario e degli altri oggetti che fanno parte del bagaglio. Sara’ disposto l’idoneo allocamento nell’ambito delle sezioni di assegnazione, predisponendo un’attenta ed adeguata vigilanza da parte di personale di provata capacita’ professionale ed esperienza. Per quanto concerne le modalita’ custodiali e i momenti di aggregazione” saranno tenute presenti “le indicazioni della competente Autorita’ Giudiziaria e, in ogni caso, le compatibilita’ e le incompatibilita’ con i detenuti ivi ristretti; in particolare con gli eventuali coindagati/coimputati o con gli appartenenti ad associazioni mafiose contrapposte, risultanti dal fascicolo personale, dalle dichiarazioni rese dallo stesso detenuto o, eventualmente, dagli atti matricolari con riferimento a precedenti carcerazioni. In tal senso, particolare attenzione dovra’ essere altresi’ posta nell’individuazione della camera detentiva ove assegnare il detenuto, evitando, salvo specifiche esigenze investigative, l’allocazione nella medesima camera detentiva di soggetti appartenenti alla stessa associazione criminale, soprattutto se in posizione verticistica, ovvero legati da vincoli di parentela, al fine di evitare l’insorgenza di posizioni di leadership all’interno delle sezioni detentive”.

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