Svezia, un veicolo come arma del terrore: i precedenti

7 aprile 2017

La folle corsa di un’auto o un camion come arma del terrore: è accaduto oggi a Stoccolma, in Svezia, ma è già successo a Londra, Berlino e Nizza. Attentati poi rivendicati dal gruppo dello Stato islamico.

REGNO UNITO

– 22 marzo 2017, Londra: un britannico convertito all’Islam, Khalid Masood, lancia la sua vettura contro la folla sul ponte di Westminster, facendo in totale quattro morti e una cinquantina di feriti. Abbandonato il veicolo, l’attentatore ha poi accoltellato a morte un agente di polizia davanti al Parlamento. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis.

– maggio 2013, Londra: due londinesi di origine nigeriana investono con un’auto il soldato Lee Rigby, prima di accoltellarlo. In un video girato subito prima dell’aggressione, uno dei due attentatori ha dichiarato di voler vendicare “i musulmani uccisi da soldati britannici”.

GERMANIA

– 19 dicembre 2016, Berlino: un tunisino, Anis Amri, lancia il suo camion contro la folla in un mercatino di Natale nella capitale tedesca, facendo 12 morti e 48 feriti. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis.

FRANCIA

– 14 luglio 2016, Nizza: un camion, guidato da un tunisino, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, viene lanciato contro la folla la sera della festa nazionale francese: 86 persone restano uccise, più di 400 ferite. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.

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– 1 gennaio 2016, Valence: un franceswe di origine tunisina si lancia con la sua vettura contro quattro soldati di guardia a una moschea di questa città del Sud-Est della Francia.

– 21 dicembre 2014, Dijon: un automobilista lancia deliberatamente la sua auto contro dei passanti, ferendo 13 persone al grido di Allah Akbar. La procura non ritiene si sia trattato di un atto terroristico: l’aggressore ha mostrato gravi problemi psichiatrici.

CANADA

– ottobre 2014, Montreal: un canadese di 25 anni, convertito di recente alle tesi jihadiste, lancia la sua vettura contro tre militari, uccidendone uno e ferendone un altro. Circondato dalla polizia dopo un inseguimento, l’aggressore ha abbandonato la sua auto, coltello in mano, prima di essere ucciso.

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