Tabaccologi: sigarette meno dannose? Solo operazioni commerciali

Tabaccologi: sigarette meno dannose? Solo operazioni commerciali
16 dicembre 2016

“Il nostro messaggio ai medici e agli operatori della salute, per una posizione chiara e precisa, è questo: l’uso di tabacco e di nicotina è dannoso in qualunque forma”. E’ il senso della lettera aperta al ministro Lorenzin che la Società Italiana di Tabaccologia ha promosso e a cui hanno aderito finora tutte le più importanti società scientifiche europee e circa 100 esperti italiani, ricercatori e clinici dei Centri Antifumo.

L’iniziativa prende il via dalle nuove campagne che vedono in questi giorni le multinazionali produttrici di sigarette impegnate, in Italia e in Europa, “a far passare l’idea che le “nuove forme” del consumo di tabacco siano meno pericolose e perciò vadano sostenute con una tassazione bassa. Posizioni che trovano una dura opposizione da parte degli esperti, che ribadiscono “che il fumo di sigaretta è la prima causa di morte evitabile in Occidente, ma questo non giustifica l’informazione superficiale sulle “alternative meno dannose””. “Le multinazionali – ha dichiarato Biagio Tinghino, presidente della Società Italiana di Tabaccologia – non pensano alla riduzione del danno, ma all’aumento dei profitti. Profitti che rischiano di sfuggire se la gente smette di fumare, così le industrie immettono sul mercato forme diverse di consumo, capaci di conquistare le fette di mercato dei giovani e di quanti sarebbero motivati a farla finita con le sigarette”.

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