Taormina: “Berlusconi non insegua la Lega. Apra fronte dei moderati”

Taormina: “Berlusconi non insegua la Lega. Apra fronte dei moderati”
Carlo Taormina, ex sottosegretario all'Interno e avvocato
27 marzo 2018

Già nove anni fa, aveva fiutato la fusione Lega-Forza Italia. Una lungimiranza, quella di Carlo Taormina, che l’ha portato dritto da un notaio di Firenze per costituire un nuovo partito, “Lega Italia”. Era il 2009, ma ancor oggi, l’ex parlamentare di Fi, n’è proprietario del nome e, al contempo, leader. Ma, l’ex sottosegretario e avvocato di Silvio Berlusconi, tiene a precisare che oggi è un grillino.

Avvocato Taormina, aveva già intuito quello che oggi potrebbe accadere?

“Il partito Lega Italia, voleva proprio essere sia sul piano concettuale che rappresentativo, la Lega Nord e Forza Italia di allora. In quei tempi, Fi era molto carente sulla politica del territorio, a contrario della Lega che di questa caratteristica ne faceva e ne ha fatto una forza. Così, legato alla cultura liberale, dissi allora di mettere insieme la Lega con la sua territorialità, la sua vicinanza ai cittadini e gli ideali di moderazione e, al tempo stesso, di liberalismo, allora cuore pulsante di Fi. Da qui il mio partito che avendo partecipato a elezioni, è stato depositato al ministero degli Interni. Quindi, non può essere utilizzato”.

Cederebbe il nome del partito a Salvini o Berlusconi?

“Se dovessi intravedere una unificazione tra La Lega e Forza Italia, senza che io ne debba essere partecipe, a determinate condizioni, la questione potrebbe essere esaminata”.

Pensa che Berlusconi abbia passato il testimone a Salvini?

“Fi dovrebbe prendere una strada autonoma. In questo scenario se Fi si mette a dialogare all’interno della coalizione rimane schiacciata. Non riesco a capire perché in questi giorni non si metta in luce che senza il 14% di Fi, Salvini andrebbe alla trattativa con i Cinquestelle soltanto con il suo 17%. In altri termini, una cosa è confrontarsi con una forza del 17%, ben altra cosa con il 37%. In sostanza, perché Fi non forza la mano. Il bacino elettorale degli azzurri può essere molto più ampio di quello della Lega”.

Sta dicendo a Berlusconi di tornare a ricreare il centro?

“Appunto, la moderazione non può essere in Salvini, ma è nelle corde di Berlusconi. Purtroppo, Berlusconi assume errori su errori, sulla scelta delle persone, sulle modalità di fare politica, soffocando così l’anima vera del movimento. Non ci dimentichiamo che Forza Italia è nata proprio come movimento di liberalità e ampiezza di vedute. Ma per far tutto ciò, deve avere il coraggio di mandare a quel paese Salvini”.

Governo Lega-M5s con appoggio esterno di Fi?

“Se fossi Berlusconi, l’appoggio esterno non lo darei. Dovrebbe fare quello che ha fatto nel 2001, la traversata nel deserto, come sta per fare il Partito Democratico, altrimenti saremmo vittima sempre degli estremismi”.

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