Il Teatro Lirico di Cagliari sbarca a New York con Respighi

18 marzo 2017

Importanti coproduzioni internazionali, 3 teatri per 5000 posti, arene per spettacoli all’aperto, nuovi laboratori teatrali e per i nuovi linguaggi mediatici, interventi di riqualificazione urbanistica per una vera e propria ‘fabbrica della creatività’ che dalla Sardegna si proietta verso il mondo, attraverso l’unione tra cultura, arte e valorizzazione turistica. Grazie a uno stanziamento di 4 mln 700 mila euro, sono stati possibili interventi di completamento infrastrutturali e di acquisizione di attrezzature, con la creazione a Cagliari di una vera e propria Cittadella della Musica, all’interno di un parco dotato di servizi e caratterizzato da piazze, fontane, ponti e aree verdi. Questo nuovo Parco Musicale, che servirà Cagliari e l’intera Sardegna, ospiterà 5000 spettatori in 3 teatri e potrà contare sull’apertura di nuovi laboratori di scenografia, costume, attrezzeria, con i relativi uffici tecnici e un laboratorio per i nuovi linguaggi mediatici.

Accanto alla grande inaugurazione del prossimo 31 marzo alla New York City Opera con La campana sommersa di Ottorino Respighi (una nuova produzione del Teatro Lirico di Cagliari che, dopo il grande successo ottenuto nell’aprile 2016 a Cagliari, consentirà al pubblico americano di ascoltare un’opera che manca a New York dal trionfale debutto del 1928), cuore pulsante del progetto sono anche le nuove produzioni de L’ape musicale di Lorenzo Da Ponte (che nell’estate 2017 debutterà a Cagliari e nei diversi siti archeologici della Sardegna), de La fanciulla del West di Giacomo Puccini (debutto il 23, 27, 29 aprile 2017 all’Opera Carolina di Charlotte) in cooperazione con Teatro del Giglio di Lucca, Opera Carolina di Charlotte e New York City Opera e de La ciociara di Marco Tutino con la San Francisco Opera; e poi il Concorso Internazionale dedicato al grande soprano Giusy Devinu e il Rigoletto di Giuseppe Verdi allestito sotto le stelle della Forte Arena del Forte Village Resort. Attraverso questi interventi fortemente radicati nel territorio, che coniugano l’aspetto culturale a quello turistico, la Sardegna potrà esportare nel mondo cultura, tradizioni, arte e un paesaggio straordinario, guardando al futuro attraverso Arte e Cultura.

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