Torna il terrore in Cisgiordania: attaccati gli israeliani, un morto e due feriti

Torna il terrore in Cisgiordania: attaccati gli israeliani, un morto e due feriti
17 marzo 2019

Torna il terrore in Cisgiordania: un soldato e’ morto e altri due israeliani sono rimasti feriti in modo grave nell’attacco sferrato da un palestinese all’incrocio tra la colonia ebraica di Ariel e Gitai, a sud-ovest di Nablus. E’ stata lanciata un’imponente caccia all’uomo per fermare l’assassino in fuga. L’attacco e’ andato in scena quando il palestinese ha accoltellato a morte, nei pressi di Ariel, un soldato e si e’ impossessato della sua arma, ha riferito un portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il terrorista ha poi sparato contro tre veicoli in transito ed e’ riuscito a impossessarsi di una delle vetture che si erano fermate per recarsi al vicino incrocio di Gitai Avishar, dove ha aperto il fuoco e ferito un altro soldato.

Successivamente ha continuato a guidare verso il villaggio di Bruqin. I servizi di emergenza hanno detto di aver ricoverato in ospedale due israeliani di 20 e 46 anni, gravemente feriti da colpi di arma da fuoco. In apertura del Consiglio dei ministri, il premier Benjamin Netanyahu, si e’ detto fiducioso che le forze di sicurezza riusciranno a fermare i “terroristi”. “Continueremo a utilizzare l’intero quadro legale a nostra disposizione, come abbiamo fatto in tutti i recenti fatti”, ha assicurato. Il movimento islamista Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, e la Jihad islamica hanno celebrato l’attentato ma senza rivendicarlo. “E’ la risposta ai crimini dell’occupazione israeliana”, ha fatto sapere Hamas.

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Non e’ escluso che l’attentatore sia un lupo solitario: le modalita’ dell’attacco ricordano l’ondata di attentati in Cisgiordania da parte di altri ‘lupi solitari’ palestinesi tra la fine del 2015 e il 2016. L’ultimo attacco e’ avvenuto il 13 dicembre scorso, quando due soldati israeliani sono stati uccisi nei pressi di Ramallah. Il 9 dicembre, un altro attentato ha causato sette feriti tra gli israeliani, tra cui una donna incinta il cui bimbo, nato prematuro, e’ morto pochi giorni dopo. Intanto, le autorita’ israeliane hanno deciso la chiusura temporanea del Monte del Tempio, area sacra che per i musulmani e’ detta Spianata delle Moschee. Nei giorni scorsi erano divampati scontri nei luoghi sacri della citta’.

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